Tour de France, tappa spettacolo dopo la partenza da Firenze: la prima maglia gialla va a Romain Bardet

Doppietta sul traguardo di Rimini per il Team Dsm-Firmenich PostNL: sul podio Van den Broeck e van Aert
Romain Bardet ha trionfato nella prima tappa del Tour De France, partita da Firenze dopo due giorni di eventi e spettacoli. L’arrivo è stato sul lungomare di Rimini, dove Bardet ha conquistato la maglia gialla con una splendida doppietta del Team Dsm-Firmenich PostNL.
Il corridore francese è stato seguito al traguardo dal suo compagno di squadra Frank Van den Broek, che ha collaborato brillantemente con lui per assicurarsi la vittoria, mentre Wout van Aert (Visma-Lease a Bike) è arrivato terzo, guidando il gruppo al traguardo con un ritardo di 5” dai primi due. Si tratta della quarta vittoria di tappa di Bardet nella Grande Boucle e della sua prima maglia gialla in una carriera sportiva che terminerà, come ha annunciato, dopo il Giro d’Italia 2025. Bardet partirà come leader nella tappa di domani: 199,2 chilometri tra Cesenatico e Bologna.
L’inizio storico a Firenze
I 176 corridori presenti sulla lista di partenza erano tutti presenti per il primo Grand Départ italiano con il gruppo che ha pedalato lungo le splendide strade di Firenze, fermandosi brevemente al Palazzo Vecchio e attraversando l’iconico Ponte Vecchio nel percorso neutralizzato attraverso la capitale toscana. Una volta iniziata la corsa di questa 111esima edizione del Tour de France, ci sono stati numerosi attacchi iniziali, con i corridori che sentivano che le caratteristiche della tappa inaugurale potevano dare vita a fughe vincenti.
Fughe e controfughe
Matej Mohoric (Bahrain Victorious), Valentin Madouas (Groupama-Fdk), Ion Izagirre (Cofidis), Clément Champoussin (Arkéa-B&B Hotels), Frank Van den Broek (Team Dsm-Firmenich PostNL), Sandy Dujardin e Matteo Vercher (TotalEnergies) hanno fatto partire la prima fuga al chilometro 17. Poi Jonas Abrahamsen Uno-X è riuscito a unirsi al gruppo di testa con Ryan Gibbons (Lidl-Trek). Il massimo vantaggio è stato di sei minuti prima che Ef Education-EasyPost prendesse le redini del gruppo per ricucire. Izagirre è stato il primo in cima alla prima salita, con gli otto fuggitivi che avevano allora un vantaggio di 5’10” sul gruppo principale, dal quale sprinter come Mark Cavendish (Astana Qazaqstan), Fabio Jakobsen (Team Dsm-Firmenich PostNL) e Fernando Gaviria (Movistar Team) hanno perso contatto.
Abrahamsen è stato il primo a raggiungere la cima al Gran premio della montagna di terza categoria, il secondo della giornate, al termine della quale il vantaggio della fuga era stato ridotto a 3’40” a causa dell’impulso della Ed Education-EasyPost. Dujardin ha vinto lo sprint intermedio di Santa Sofia prima di perdere terreno sulla sul Canaio proprio comeChampoussin. Izagirre ha guidato il gruppo di testa, ridotto a sei corridori in cima alla salita, con la fuga che ha aumentato nuovamente il loro vantaggio a 4’15” sul gruppo. Il gruppo principale, ora senza Ef al comando, ha perso gradualmente corridori a causa del caldo, del ritmo e della difficoltà della tappa.
La Uae Team Emirates ha preso il controllo del gruppo sul Barbotto (seconda categoria) e il suo lavoro ha avuto un impatto significativo. Da una parte, hanno ridotto il distacco a 2’45” rispetto alla fuga, che ha raggiunto la cima con sprint vinto da Abrahamsen (leader della classifica degli scalatori) e ha perso Izagirre. Dall’altra parte favoriti per la vittoria di tappa come Mads Pedersen (Lidl-Trek) e Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck) sono andati in difficoltà, così come i corridori che puntavano alla classifica generale come Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) e David Gaudu (Groupama-Fdj). Sia Pedersen che Buitrago sono riusciti a rientrare nel gruppo dei favoriti, ora ridotto a cinquanta corridori, prima dela salita di seconda categoria di San Leo, sulle cui pendici la Visma-Lease a Bike ha preso le redini e Romain Bardet (Team Dsm-Firmenich PostNL) ha attaccato. Supportato dal suo compagno di squadra Van Den Broek, che è temporaneamente uscito dalla fuga per aiutarlo, Bardet ha raggiunto la cima con 15 secondi di ritardo su Madouas e Abrahamsen, che avevano staccato Mohoric e Gibbons. Il duo è rimasto in testa a Montemaggio con un vantaggio di 1’45” sul gruppo e 55” su Ben Healy (Ed Education-EasyPost), che aveva contrattaccato.
Un finale incredibile
Le accelerazioni di Ineos Grenadiers, Lidl-Trek ed Ef Education-EasyPost (che avevano riportato indietro Healy per aiutare) sulla salita di San Marino hanno ridotto il vantaggio dei fuggitivi a 1’35” in cima alla settima e ultima salitadella giornata. Van den Broek e Bardet hanno lavorato duramente sugli ultimi 25 chilometri prevalentemente pianeggianti. A 5 chilometri dall’arrivo di Rimini il duo di testa ha mantenuto un vantaggio di 30”, nonostante gli sforzi delle squadre dietro di loro. A braccia alzate è Bardet, il gruppo arriva a cinque secondi ma tanto basta al francese per indossare la prima gialla.