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Tirreno-Adriatico, conto alla rovescia: parte da Lido di Camaiore la corsa dei due mari

21 dicembre 2023 | 14:30
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Tirreno-Adriatico, conto alla rovescia: parte da Lido di Camaiore la corsa dei due mari
Tirreno-Adriatico, conto alla rovescia: parte da Lido di Camaiore la corsa dei due mari
Tirreno-Adriatico, conto alla rovescia: parte da Lido di Camaiore la corsa dei due mari
Tirreno-Adriatico, conto alla rovescia: parte da Lido di Camaiore la corsa dei due mari
Tirreno-Adriatico, conto alla rovescia: parte da Lido di Camaiore la corsa dei due mari
Tirreno-Adriatico, conto alla rovescia: parte da Lido di Camaiore la corsa dei due mari

Il via il prossimo 4 marzo: ecco le sette tappe

La 59esima edizione della Corsa dei Due Mari prenderà il via il 4 marzo da Lido di Camaiore con una cronometro individuale per concludersi, dopo sette tappe e 1115 chilometri, a San Benedetto del Tronto. Previste tre tappe per velocisti, due per finisseurs e un arrivo in salita a Cagli (Monte Petrano). Come ogni anno attesi grandi nomi al via

Una cronometro individuale, tre tappe per velocisti, due per finisseurs e un arrivo in salita. E’ questo il menù della 59esima edizione della Tirreno-Adriatico Crédit Agricole che si svolgerà dal 4 al 10 marzo 2024. La Corsa dei Due Mari toccherà, nel suo viaggio di 1115 chilometri, quattro regioni del Centro Italia partendo dalla Toscana e passando per Umbria e Abruzzo prima di concludersi, come ormai da tradizione, nelle Marche.

Prima tappa da Lido di Camaiore 

Cronometro individuale perfettamente pianeggiante composta da una due settori praticamente rettilinei che corrono in andata e ritorno sui lungomare di Camaiore e Viareggio con soltanto alcune curve di raccordo e il “giro di boa”. Svolta a U al chilometro 5,4 a Viareggio dove viene rilevato il tempo intermedio. Successivo rientro rettilineo al Lido di Camaiore dove una svolta a S immette nell’ultimo chilometro.

Gli ultimi 3 chilometri sono pianeggianti in direzione nord costituiti da un lungo rettilineo che ai 1600 m dall’arrivo presenta una coppia di curve sinistra-destra che immette sul lungomare dove a circa 300m dall’arrivo un’altra coppia di curve destra-sinistra immette nel rettilineo finale. Arrivo su asfalto larghezza 7 metri.

Seconda tappa

Tappa mossa e articolata specialmente nella seconda parte. Partenza da Camaiore e attraverso Montemagno si raggiunge prima Pisa e poi il Livornese per abbandonare la parte completamente pianeggiante e salire a Castellina Marittima dove proseguendo verso sud si attraversano Riparbella e Canneto. Una volta terminato il lungo tratto che segue, prevalentemente in discesa, si entra nel circuito finale di circa 20 km da ripetere una volta.

Circuito finale quasi interamente cittadino con alcune svolte. Ultimi chilometri prevalentemente rettilinei, su asfalto, carreggiata di 8 metri.

Terza tappa

Tappa molto lunga e abbastanza ondulata nella prima parte che percorre le colline del senese attraversando anche Siena. Da segnalare nel primo tratto quattro passaggi a livello consecutivi sulla medesima linea (secondaria). Dopo Torrita di Siena le asperità si addolciscono e lungo la piana del Trasimeno che porta a Perugia si percorrono strade prevalentemente rettilinee a volte con carreggiata ristretta. Si affronta in seguito la salita lunga e pedalabile di Casacastalda la cui discesa porta direttamente all’arrivo. Strada molto articolata e impegnativa specie in discesa.

Ultimi chilometri ondulati e prevalentemente a scendere fino all’ultimo chilometro dove si segnala una svolta piuttosto accentuata verso sinistra punto di inizio del finale. La strada presenta dapprima ampie curve per poi finire in rettilineo. La retta finale è in leggera salita con pendenze attorno al 4%. Linea di arrivo su rettilineo in asfalto larga 8 metri.

Quarta tappa

Tappa divisa in due parti: l’avvicinamento al circuito finale e il circuito stesso. La prima parte si svolge all’interno dei Monti Sibillini di cui dopo Norcia si scala il Valico di Castelluccio per attraversare l’omonima Piana e attraverso la Forca di Presta raggiungere Arquata del Tronto e la Salaria dove Salaria sono da segnalare numerose gallerie e alcuni restringimenti, ma prevalentemente ci si muove su strada larga e mediamente ben pavimentata. Alcuni attraversamenti cittadini presentano i consueti ostacoli dell’arredo urbano e al chilometro 178 si entra nel circuito finale.

Ultimi chilometri all’interno di un circuito di 22,7 chilometri da ripetere una volte. Circuito costituito da una prima parte ondulata attraverso Mosciano Sant’Angelo seguito da un settore in leggera discesa fino a raggiungere il mare. Ultimi 3 chilometri in leggera salita al 4.5% circa. Arrivo su asfalto al 2% per gli ultimi 400 metri.

Quinta tappa

Tappa molto mossa con una salita difficile nel finale. L’intero percorso non presenta alcun tratto di respiro. Da Torricella Sicura, dopo il chilometro 0 posto a Teramo al termine della discesa iniziale, è un continuo susseguirsi di salite e discese. Si attraversano alcuni luoghi molto frequentati dalla Corsa dei Due Mari recentemente come Castellalto e Bellante e alcuni di un recente passato come Campli e Civitella del Tronto. Il tracciato si presenta estremamente articolato sia altimetricamente che planimetricamente. Si svolge prevalentemente su strade con leggermente usurato e dalla carreggiata di media dimensione. Dopo Villa Lempa salita a San Giacomo dal versante Est (12 chilometri al 6.2% medio) e successiva discesa nella valle del Castellano con 10 km pianeggianti accanto al Lago.

Ultimi chilometri pianeggianti fino all’ultimo chilometro circa dove inizia los trappo che porta all’arrivo con pendenza media attorno al 7% e punte leggermente superiori. Il rettilineo di arrivo misura una larghezza di 7 metri ed è lungo 180 metri su fondo asfaltato in leggera salita.

Sesta tappa

È la tappa più dura della Tirreno-Adriatico con arrivo in salita. Si sonda lungo le valli dell’interno marchigiano con continui saliscendi nella prima parte intervallati da alcune salite importanti come la Forchetta di Valle Avellana e la salita di Pian di Trebbio. Alle pendici del Monte Petrano si scala la breve e ripida salita di Moria (2,5 chilometri circa al 9%) per giungere a Cagli dove inizia la salita finale.

Gli ultimi chilometri sono costituiti dalla salita al Monte Petrano. Salita di 10.1 km all’8.1% di pendenza media, ripida nei primi chilometri (fino al 12%), costante nella seconda parte caratterizzata da numerosi tornanti. Giunti in prossimità dell’altopiano sommitale la pendenza diminuisce. Rettilineo di arrivo quasi piano di 100 m, largo 6 m su fondo in asfalto.

Settimana tappa

Tappa mossa nella prima parte e assolutamente piatta negli ultimi 80 chilometri. Partenza immediatamente a salire con passaggio Monteprandone e poi salita impegnativa a Montedinove. Seguono un po’ di saliscendi attraverso Montalto delle Marche fino al passaggio da Ripatransone. Lunga discesa fino a Grottammare prima di entrare nel circuito di circa 15 chilometri da ripetere 5 volte. Percorso del circuito prevalentemente su strade rettilinee, larghe e asfaltate.

Ultimi 3 chilometri su strade ampie e prevalentemente rettilinee alcune semicurve su strade di media larghezza nella prima parte. Ultima doppia curva a circa un chilometro dall’arrivo. Carreggiata di 8 m, fondo asfaltato.