Il debutto in serie A contro la Fiorentina e la passione Cuoiopelli, addio Adamo



Dagli anni ’80 aveva ricoperto diversi incarichi la società di Santa Croce sull’Arno
Per tutti era Adamo. Era uno di quelli che bastava il nome a evocare un mondo. Adamo Puccini è morto nella mattina di oggi 21 dicembre, lasciando Santa Croce sull’Arno nello sgomento. Il prossimo anno avrebbe compiuto 80 anni ma ormai da qualche tempo non stava bene. Era nato a Fucecchio e viveva a San Donato, nel comune di San Miniato, però i suoi sono nome e volto noti in tutto il comprensorio del Cuoio, ma anche in tutta Italia, per chi amava lo sport negli anni ’70. Per lavoro era stato rappresentante di pellami, ma la passione di una vita è stata il calcio.
Faccia, grinta e cuore di un calcio diverso e la dimostrazione che si può essere un grande calciatore anche senza una carriera eccezionale. Anche se a lui i traguardi personali non erano mancati: da calciatore era arrivato in serie A e aveva giocato anche 2 partite in Coppa Italia. Era partito dai campionati regionali, poi la C con il Como. Nella stagione 1965-1966 ha giocato 9 partite in Serie A con il Catania esordendo contro la Fiorentina e l’anno successivo ha disputato due gare in Serie B. Nel 1967 si è trasferito al Taranto, raggiungendo la promozione in Serie B al termine della stagione 1968-1969 e giocando altre 5 gare tra i cadetti l’anno seguente.
Adamo Puccini resta nella memoria dei tifosi del Catania e del Taranto per la sua dedizione e il suo impegno nel campo, dando il massimo per la sua squadra e per la maglia che indossava.
Nella stagione 2010-2011 è stato l’allenatore della Cuoiopelli, società nella quale già dagli anni ’80 aveva ricoperto diversi incarichi la società lo ricorda infatti come “artefice dei gloriosi successi ottenuti dalla società di Santa Croce. Lascia, oltre ai bei ricordi sportivi, un vuoto incolmabile per le proprie capacità dirigenziali ed umane”.