Un ragazzino appena 15enne aggredito in campo, durante una partita di calcio giovanile nel fiorentino, da un coetaneo avversario, durante l’incontro tra il Folgor Calenzano e la Usd Casellina, categoria Allievi B.
“Un fatto grave, che la comunità di Calenzano non può accettare”. Così commentano il sindaco Riccardo Prestini e l’assessora allo Sport Laura Maggi quanto accaduto sabato sera sul campo da calcio dove si sono affrontate la Folgor Calenzano e l’Usd Casellina per il campionato Allievi B. Un giocatore di Calenzano, secondo quanto riportato da testimoni, ha aggredito un membro della squadra di Scandicci, colpendolo con calci.
“Un episodio – commentano Prestini e Maggi – inaccettabile: al di là dei provvedimenti che saranno presi a livello disciplinare, vogliamo sottolineare come nello sport, soprattutto in ambito giovanile, i valori da portare avanti siano quelli di una competizione sana, che porta alla crescita sportiva ma anche umana, che si basa sempre e comunque sul rispetto dei compagni e degli avversari. Da oltre due anni è stato attivato, proprio con questo obiettivo, il progetto che ha visto la collaborazione di tante associazioni, di cui il nostro territorio è davvero ricco, per portare la pratica di varie discipline nei plessi in orario scolastico. Non solo per insegnare le regole e la pratica sportiva, ma soprattutto per mostrare quanta etica e valori positivi possa insegnare lo sport. Sappiamo che, correttamente, la dirigenza della Polisportiva Folgor ha contattato quella del Casellina per esprimere solidarietà e vicinanza, a cui desideriamo aggiungerci come Amministrazione. Invitiamo la Folgor e in generale tutte le associazioni sportive del territorio a proseguire e intensificare il lavoro soprattutto con i giovani nel portare avanti i valori di etica e correttezza sul campo di gioco”.
Giovanni Galli e Daniele Baratti (Lega) aggiungono: “Lo sport non sfoci mai in violenza. Istituzioni e Società sportive lancino messaggi chiari. Che vinca sempre il rispetto dell’avversario per una sana competizione. Abbiamo, purtroppo, appreso dalla stampa locale di una triste e grave vicenda avvenuta sull’erba sintetica del campo “Silvano Facchini” di Calenzano. Nella partita tra Folgor Calenzano e Casellina un giocatore è stato inspiegabilmente aggredito da un avversario e successivamente trasportato al Pronto Soccorso fiorentino di Careggi. La stampa racconta così l’aggressione: “prima afferrato per il collo, scaraventandolo a terra. Poi lo ha aggredito. Una raffica di calci. Alla schiena e alla testa. Mentre dalla tribuna le urla dei genitori hanno sovrastato gli applausi ed i cori di incitamento per richiamare l’attenzione dell’arbitro, dei calciatori e delle panchine. Poi la corsa, solitaria, dell’allenatore per cercare di interrompere quel vortice di violenza.” Restiamo senza parole davanti a queste scene che nessuno vorrebbe mai vedere e commentare sui campi di gioco ed altrove. Facciamo appello anche ai genitori degli atleti affinché facciano crescere i loro figli rispettando l’avversario, mai odiandolo-affermano Giovanni Galli e Daniele Baratti, rispettivamente Consigliere regionale e Capogruppo a Calenzano della Lega.”
“Crediamo innanzitutto che lo sport ed il calcio siano altro e che debbano dare un’immagine diversa all’esterno. La sfida per quanto fondata su di una sana competizione non deve mai sfociare in violenza. La violenza non è mai una soluzione! Ci vengono in aiuto, per spiegare l’alto valore dello sport le parole di Papa Bergoglio che disse in un’intervista ad un noto quotidiano sportivo nazionale: “Nello sport non basta avere talento per vincere: occorre custodirlo, plasmarlo, allenarlo, viverlo come l’occasione per inseguire e manifestare il meglio di noi. Avere talento è un privilegio ma anche e soprattutto una responsabilità, di quelle rischiose da custodire”.
“Lo sport d’altronde è lealtà e rispetto delle regole, lo vogliamo ribadire sempre. Oggi come in altre occasioni Istituzioni e Società sportive devono lanciare messaggi univoci e chiari ai giovani atleti per migliorare il domani-concludono gli esponenti leghisti”.