Tirreno – Adriatico, la Greccio – Tortoreto cambia gli equilibri: vince Roglic, Kämna in maglia azzurra

Il corridore della Jumbo-Visma coglie un successo dopo quasi 200 giorni. Domani l’unico arrivo in salita della corsa
A quasi 200 giorni di distanza dall’ultima volta, Primoz Roglic (Jumbo-Visma) torna a riassaporare il gusto dolce della vittoria nella Greccio-Tortoreto, quarta tappa della 58esimo Tirreno-Adriatico Crédit Agricole. Il vincitore dell’edizione 2019, nonchè uno dei pretendenti principali alla maglia rosa del prossimo Giro d’Italia, ha avuto la meglio in uno sprint a ranghi ridotti di Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step) e Adam Yates (Uae Team Emirates).
All’inizio dell’ultima ascesa verso il traguardo Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) perdeva le ruote del gruppo di testa, imitato successivamente dal suo compagno di squadra Magnus Sheffield. Ad approfittare della situazione era il tedesco Lennard Kämna (Bora – Hansgrohe) che chiudeva a 5 secondi da Roglic riuscendo a conservarne sei per vestire, per la prima volta in carriera, la maglia azzurra. La situazione in classifica generale, dove il podio è completato a 8 secondi dalla nuova maglia bianca Joao Almeida (Uae Team Emirates), è molto aperta con 23 corridori nell’arco di un minuto. Domani l’arrivo in salita di Sarnano-Sassotetto potrebbe fornire delle prime risposte in merito.
























Il vincitore di tappa Primoz Roglic ha dichiarato in conferenza stampa: “È passato tanto tempo da quando ho vinto per l’ultima volta quindi mi godo questo momento. Ho messo dei mesi difficili alle spalle. Io e la mia famiglia abbiamo fatto tanti sacrifici. Dopo un bel periodo di allenamento ho pensato di essere pronto per correre quindi sono venuto qua per riprendere il ritmo gara in vista del Giro d’Italia. Sono un po’ sorpreso dalla mia vittoria. I piani sono cambiati all’ultimo momento dopo la caduta di Wout, per fortuna lui sta bene ed è pronto per i prossimi giorni. Non ho idea di come possa andare domani, ci sono tanti corridori forti”.
La maglia azzurra Lennard Kämna ha detto: “Non mi aspettavo di prendere la maglia oggi ma sono felicissimo. È la prima volta che accade in una corsa a tappe. Dopo la bella esperienza al Giro del 2022 sono felice di essere al top qui in Italia. La salita di domani mi si addice di più rispetto a quella di oggi ma sarà molto difficile tenere la maglia visto il livello dei pretendenti. Primoz Roglic, per esempio, è sempre una minaccia”.
Domani c’è la tappa più dura della Tirreno-Adriatico con arrivo in salita a Sarnano-Sassotetto. L’intero percorso non presenta alcun tratto di respiro. Da Morro d’Oro è un continuo susseguirsi di salite e discese. Si attraversano alcuni luoghi molto frequentati dalla corsa dei Ddue mari come Offida, Comunanza e Amandola. Primo passaggio da Sarnano dopo il quale si scalano tra le altre le salite di San Ginesio e Gualdo che sono classificate Gpm. Il tracciato si presenta estremamente articolato sia altimetricamente che planimetricamente. Si svolge prevalentemente su strade con fondo da buono a leggermente usurato e dalla carreggiata di media dimensione. Salita finale al Sassotetto da Sarnano di 14,5 chilometri al 6.5 per cento di media e con massime fino al 12 per cento.
Ultimi chilometri
Gli ultimi chilometri della tappa coincidono con la salita finale al Sassotetto. Si tratta di una salita dalla pendenza abbastanza costante tra il 6 e il 7 per cento con alcuni picchi locali oltre il 10 per cento e costituita da lunghi rettilinei intervallati da tornanti. La pendenza si addolcisce a ridosso dell’arrivo. Il rettilineo di arrivo misura una larghezza di 7 metri ed è lungo 100 metri su fondo asfaltato in leggera salita.