Domenica con il ciclismo di un tempo a Siena: spazio alle Strade Bianche Crédit Agricole

Ciclisti e cicliste professioniste sulle sterrate del sud della Toscana:
La Classica del Nord più a Sud d’Europa si avvicina sempre di più e, a pochi giorni da domenica (4 marzo), Rcs Sport ha ufficializzato gli iscritti della 17esima Strade Bianche Crédit Agricole.
Tante le stelle che si sfideranno sulle Crete Senesi a cominciare da coloro già in passato hanno trionfato a Piazza del Campo come Mathieu Van der Poel (2021), Julian Alaphilippe (2019), Tiesj Benoot (2018), Zdenek Stybar (2015) e Michal Kwiatkowski (2014, 2017).
Con un eventuale tris il campione del mondo di Ponferrada 2014 raggiungerebbe Fabian Cancellara garantendosi l’assegnazione di un tratto di sterrato. Tra gli altri nomi eccellenti ci sono Thomas Pidcock, Matej Mohoric, Peter Sagan, Alberto Bettiol e Tim Wellens.
Tra le donne occhi puntati sulla campionessa del mondo Annemiek Van Vleuten, vincitrice delle edizioni 2019 e 2020, che cerca il tris per la storia: sarebbe la prima donna a riuscire nell’impresa. Altri nomi da seguire, oltre alla vincitrice dell’edizione 2022 Lotte Kopecky, saranno Elisa Balsamo, Ashleigh Moolman-Pasio, Katarzyna Niewiadoma e Demi Vollering.
Il percorso della gara maschile
Percorso molto mosso e ondulato sia sul piano planimetrico che altimetrico, privo di lunghe salite, ma costellato di strappi più o meno ripidi specie su sterrato. Sono presenti circa 63 chilometri di strade sterrate divise in 11 settori (dei quali 8 sono in comune con la corsa femminile) con fondo ben tenuto, ben battuto, privo di incursioni erbose e con scarso brecciolino sulla superficie.
Partenza da Siena, primi chilometri ondulati su asfalto per raggiungere, al chilometro 18, il priomo settore sterrato (2,1 chilometri) perfettamente rettilineo sempre in leggerissima discesa. Pochi chilometri separano dal secondo settore (5,8 km), prima vera asperità della corsa con un breve tratto in leggera discesa e un lungo tratto in salita, a volte con pendenze attorno e oltre il 10%. Si raggiunge quindi Radi dove si incontra il terzo settore (4,4 km), si tratta della seconda parte del primo sterrato del percorso delle origini) e subito dopo il quarto settore La Piana (5,5 km, presente sin dalla prima edizione, l’ex secondo settore del percorso in origine) altimetricamente meno impegnativo che porta a Buonconvento. Pochi chilometri dopo si affronta la salita di Montalcino, la seconda asperità di giornata (4 chilometri al 5%). Dopo Torrenieri, iniziano il quinto (11,9 km) e sesto (8 km) settore, che sono intervallati da solo un chilometro di asfalto, entrambi impegnativi, ondulati, molto nervosi e con parecchie curve e saliscendi. A Monteroni d’Arbia inizia il settimo settore sterrato di San Martino in Grania (9,5 km) in mezzo alle crete senesi. Un settore sterrato lungo e con un susseguirsi di leggeri saliscendi nella prima parte per concludersi con una scalata a curvoni che immette nuovamente nell’asfalto. A Ponte del Garbo (Asciano) inizia l’ottavo settore sterrato (11,5 km, il più impegnativo della corsa), prevalentemente in salita e caratterizzato da notevoli saliscendi, tra i quali vanno citati quelli in prossimità di Monte Sante Marie che raggiungono bruscamente sia in salita che in discesa pendenze molto elevate (su brevi distanze). Dopo Castelnuovo Berardenga si incontra un brevissimo sterrato di 300 metri in piano prima di affrontare, dopo Monteaperti, il nono settore di soli 800 metri, ma con uno strappo sterrato con pendenze a doppia cifra. Si ritrova poi l’asfalto a Vico d’Arbia e si supera sempre su asfalto Pieve a Bozzone. Si affronta quindi il decimo e penultimo settore (2.4 km) sulla strada in salita di Colle Pinzuto (pendenze fino al 15 per cento). Pochi chilometri dopo è posto l’11esimo e ultimo tratto sterrato (1.1 km) con una sequenza di discesa secca seguita dal una ripida risalita (pendenza massimo al 18 per cento) che si conclude alle Tolfe. Al termine restano poco più di 12 chilomtro all’arrivo a Siena nel Campo.
Gli ultimi chilometri si snodano per la prima parte all’esterno dell’abitato di Siena su strade larghe e lunghi rettifili collegati tra loro da ampie curve, prima in discesa e poi in leggera salita fino ai 2 km dall’arrivo dove viene imboccata la via Esterna di Fontebranda con pendenze fino al 9 per cento. A 900 metri dall’arrivo si supera la Porta di Fontebranda e inizia la pavimentazione lastricata. La pendenza supera il 10% fino a raggiungere attorno ai 500 metri dall’arrivo, in via Santa Caterina, punte del 16 per cento. Segue una svolta decisa a destra nella via delle Terme e l’immissione in via Banchi di Sotto. Dai 300 metri la strada è sempre in leggera discesa. Ai 150 metri svolta a destra in via Rinaldini. Ai 70 metri si entra nel Campo, ultimi 30 in discesa al 7 per cento, traguardo pianeggiante.

Il percorso della prova femminile
Percorso molto mosso e ondulato sia sul piano planimetrico che altimetrico, privo di lunghe salite, ma costellato di strappi più o meno ripidi specie su sterrato. Sono presenti poco più di 30 chilometi di strade sterrate divise in 8 settori (tutti comuni alla corsa professionisti) con fondo ben tenuto, ben battuto, privo di incursioni erbose e con scarso brecciolino sulla superficie. Partenza da Siena, primi chilometri ondulati su asfalto per raggiungere, al chilometro 18, il primo settore sterrato (2,1 km) perfettamente rettilineo sempre in leggerissima discesa. Pochi chilometri separano dal 2° settore (5,8 km), prima vera asperità della corsa con un breve tratto in leggera discesa e un lungo tratto in salita, a volte con pendenze attorno e oltre il 10%. Si raggiunge quindi Radi dove si incontra il 3° settore (4,4 km, si tratta della seconda parte del primo sterrato del percorso delle origini) e subito dopo il quarto settore La Piana (5,5 km, l’ex-secondo settore del percorso in origine, presente sin dalla prima edizione) altimetricamente meno impegnativo che porta a Buonconvento. A Monteroni d’Arbia inizia il quinto settore sterrato di San Martino in Grania (9,5 km) in mezzo alle crete senesi. Un settore sterrato lungo e con un susseguirsi di leggeri saliscendi nella prima parte per concludersi con una scalata a curvoni che immette nuovamente nell’asfalto. Segue un tratto asfaltato con poche difficoltà fino alla immissione nel percorso classico maschile con il medesimo impegnativo finale. Dopo Castelnuovo Berardenga si incontra un brevissimo sterrato di 300 metri in piano prima di affrontare, dopo Monteaperti, il sesto settore di soli 800 metri, ma con uno strappo sterrato con pendenze a doppia cifra. Si ritrova poi l’asfalto a Vico d’Arbia e si supera, sempre su asfalto, Pieve a Bozzone. Si affronta quindi il settimo e penultimo settore (2,4 km) sulla strada in salita di Colle Pinzuto (pendenze fino al 15 per cento). Pochi chilometri dopo è posto l’ottavo e ultimo tratto sterrato (1,1 km) con una sequenza di discesa secca seguita da una ripida risalita (pendenza massima al 18 per cento) che si conclude alle Tolfe. Al termine restano poco più di 12 chilometri all’arrivo a Siena nel Campo. Gli ultimi chilometri saranno gli stessi della prova maschile.
