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Il Gp La Torre parla campano con Immanuel D’Aniello

26 febbraio 2023 | 18:45
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Il Gp La Torre parla campano con Immanuel D’Aniello

Il corridore della Unione Ciclistica Trevigiani Energiapura regola tutti in una gara caratterizzata dal freddo e da una lunga fuga del compagno di squadra Zullo

Nonostante le condizioni meteo proibitive per il freddo, il vento e la pioggia, l’edizione numero 61 del Gran Premio La Torre a Fucecchio che si è svolta nel pomeriggio di oggi (26 febbraio) nella frazione è stata una festa di sport e di passione.

Perché per correre con le condizioni meteo odierne tipicamente invernali a pochi gradi sopra lo zero termico il ciclismo bisogna averlo nel cuore e nel sangue come hanno fatto i 140 partenti che hanno preso il via alle 13,30 da piazza San Gregorio. Di questi al traguardo ne sono arrivati 24 che hanno coperto i 100 chilometri di gara alla rispettabilissima media di 38,875 chilometri all’ora.

La gara è stata a lungo caratterizzata da una fuga di Matteo Zurlo, poi assorbita. A giocarsi la vittoria in volata sono stati in quattro. Ad alzare le mani dal manubrio per festeggiare è stato il veneto Immanuel D’Aniello della Unione Ciclistica Trevigiani Energiapura (compagno di squadra di Zurlo) che ha preceduto Matteo Milan (Ctf), Edoardo Zamperini (Zalf Euromobil Desirèe Flor) e Alessandro Romele (Team Colpack).

Gp La Torre arrivo foto di Valeri Pagni Immanuel D'AnielloGp La Torre arrivo foto di Valeri Pagni Immanuel D'Aniello

Quarto a 40 secondi è giunto Zurlo che, come detto, merita una citazione a parte per coraggio e temerarietà. È andato in fuga dopo pochi chilometri dalla partenza ed è stato ripreso all’ultimo giro dopo aver percorso da solo quasi 60 chilometri esposto al vento al freddo ed alla pioggia senza la copertura del gruppo per tentare un impresa da ciclismo eroico.

Ai piedi del podio, ma molto distanziati dal quintetto anche Tommaso Nencini della Hopplà Petroli Firenze,  davanti a Di Felice della Maltinti Lampadari, entrambi protagonisti anche nella Firenze Empoli di ieri.

Si sono comunque visti segnali importanti in atleti che di sicuro avranno un futuro in questo sport a livello professionistico come spesso avvenuto in passato a coloro che hanno frequentato il circuito torrigiano. Impeccabile come sempre l’organizzazione con il presidente Alessandro Testai in cabina di regia supportato dai validi collaboratori ed appassionati di ciclismo della frazione.

Foto di Valerio Pagni