Non poteva finire meglio di così: l’Argentina conquista ‘la tercera’ dopo la finale più bella della storia dei mondiali

Messi e Mbappè incantano e si dividono i riconoscimenti: ‘La pulce’ è il miglior giocatore, il francese capocannoniere con otto gol. Appuntamenti in Messico, Canada e Usa nel 2026: sfida fra 48 squadre
Non poteva finire meglio di così. Il mondiale 2022 ha forse vissuto la più bella finale di sempre. Alla fine ha avuto la meglio l’Argentina, che sembrava avere in pugno la sfida, che ha preso due gol da Mbappè che avrebbero abbattuto un toro, che si è fatta rimontare anche ai supplementari ma che, portata per mano da un fenomenale Messi alla fine conquista il suo terzo titolo facendo esplodere di gioia un intero paese vincendo ai rigori. Un successo ancora più bello perché arrivato alla fine di un match soffertissimo, quasi quanto quel famoso 4-3 in semifinale fra Italia e Germania nel 1970.
È stata la sfida fra i campioni: Mbappè e Messi hanno messo il sigillo sul match, uno con una tripletta e il rigore della serie finale, l’altro con due gol, un assist e anche lui il primo dei rigori della serie argentina. Tutti e due allungano così i loro numeri da record.
Kylian Mbappé, che il 20 dicembre compie 24 anni, si può consolare della finale persa con il titolo di capocannoniere del mondiale, guadagnato con otto reti di cui tre proprio nella finale. La sua tripletta, tra l’altro, è storica: finora l’unico ad aver segnato tre gol in una finale era stato Geoff Hurst nella vittoria per 4-2 dell’Inghilterra sulla Germania nel 1966.
Mbappè entra anche nel club ristretto dei calciatori andati a segno in più finali dei mondiali. Nel 2018, infatti, l’attaccante del Psg aveva segnato il quarto gol della Francia nella finale vinta per 4-2 con la Croazia, in Russia. Vava, Pelè e Zinedine Zidane hanno realizzato tre gol in due finali e il brasiliano Ronaldo e Paul Breitner con la Germania ne hanno realizzati due in altrettante finali.
Ma Messi non è da meno. È diventato il primo giocatore nella storia della Coppa del Mondo a segnare in ogni turno di una singola edizione del torneo. Messi è il primo giocatore a segnare nella fase a gironi, negli ottavi di finale, nei quarti di finale, nelle semifinali e nella finale di un Mondiale. L’attaccante del Paris Saint-Germain è diventato anche il primo ad avere 20 presenze dirette in fase finale (12 gol, otto assist), e 26 in totale ai mondiali, mentre nessun giocatore ha segnato o fatto assisti in più partite diverse (14) del 35enne argentino.
Oltre a Messi l’uomo delle finali è Angel Di Maria. L’esterno della Juventus quando indossa la maglia albiceleste non ne fallisce una e così è andata anche ai Mondiali di Qatar 2022 con una prestazione stratosferica, un rigore ottenuto e un gol segnato nel 7-5 contro la Francia dopo i rigori che regala all’Argentina il titolo mondiale. Proprio Di Maria era già andato a segno contro l’Italia nella finalissima contro l’Italia che metteva davanti i campioni d’Europa con quelli della Copa America. El Fideo è andato a segno nel 3-0 dell’Albiceleste sugli azzurri. Come aveva fatto andando in gol nella finale dei Giochi Olimpici di Pechino nel 2008 e nella Copa America dello scorso anno. In tutti i casi l’Argentina si è poi laureata campione anche grazie ad una sua marcatura.
A Leo Messi va il titolo di miglior giocatore dei Mondiali di Qatar 2022, dopo i 7 gol e 3 assist messi a segno nella sua cavalcata verso la gloria leggendaria. Un riconoscimento assolutamente meritato per la ‘Pulce’, che riesce ad avere la meglio sul compagno di squadra al Psg Kylian Mbappe. Il francese ha vinto invece il premio di capocannoniere della rassegna con 8 gol segnati, di cui tre purtroppo inutili proprio nella finalissima del Lusail Stadium (per lui anche 2 assist). Miglior giovane della manifestazione l’altro argentino Enzo Fernandez, classe 2001 in forza al Benfica, mentre il titolo di miglior portiere se lo aggiudica ‘El Dibu’ Emiliano Martinez, protagonista di un miracolo su Kolo Muani alla fine dei supplementari e del rigore parato a Coman.
Un altro piccolo record: nella finale del mondiali il ct dei Bleus, Didier Deschamps, ha operato sette sostituzioni, rispetto alle sei consentite in caso di arrivo ai tempi supplementari (cinque più una aggiuntiva). Da nuovo regolamento Fifa, però, l’ultima mossa operata dal tecnico francese è in piena regola. Questo perché nel primo extra time Rabiot è stato costretto ad uscire per un colpo alla testa (al suo posto Fofana): in caso di trauma cranico infatti si dà diritto alla squadra di poter effettuare una sostituzione in più. Così al 121′ è entrato anche Disasi al posto Kounde. In questo caso anche l’Argentina avrebbe potuto operare un cambio in più, in modo da non avvantaggiare nessuno. La stessa cosa era successa in Inghilterra-Iran, una delle prime gare della fase a gironi del Mondiale: la selezione iraniana, sconfitta alla fine 6-2, ha potuto fare sei cambi dopo il terribile colpo al volto subito dal portiere Beinranvand nelle prime battute di gara.
Al di là della finale è anche il giorno della conferma di Southgate sulla panchina dell’Inghilterra fino agli europei 2024, di Modric che annuncia che la finale per il terzo posto non è stata la sua ultima gara in maglia croata. E del gesto di Achraf Hakimi che si è scusato con Gianni Infantino dopo il suo confronto con il presidente della Fifa. Secondo quanto riferito, il difensore marocchino ha interrogato Infantino sul livello di arbitraggio ai mondiali dopo la sconfitta del Marocco contro la Croazia nello spareggio per il terzo posto a Qatar 2022. Alla squadra di Walid Regragui è stato negato un potenziale rigore contro la seconda classificata del 2018 quando il colpo di testa di Youssef En-Nesyri ha colpito Bruno Petkovic. Ma Hakimi, che ha anche affrontato l’arbitro Abdulrahman Al-Jassim, da allora ha espresso rimorso per l’incidente, con il terzino del Paris Saint Germain che ha riconosciuto che la sua frustrazione era esplosa. “Non è successo niente”, ha detto ai giornalisti. “Ero arrabbiato dopo la fine della partita. Gli ho parlato e mi sono scusato per le parole che gli ho detto. È mio amico e lo rispetto molto, quindi non è successo niente”. Il Marocco è diventato la prima nazione africana a raggiungere le semifinali della Coppa del Mondo, dopo aver superato il gruppo F davanti al Belgio e la Croazia, prima di superare Spagna e Portogallo rispettivamente negli ottavi e nei quarti di finale.
Per i mondiali ora l’appuntamento è fra quattro anni in Usa, Canada e Messico. Sarà il primo mondiale a 48 squadre.
Il tabellino
Argentina – Francia 7-5 dcr
ARGENTINA (4-4-2): E.Martinez 8; Molina 5 (1’pts Montiel 7), Romero 7, Otamendi 5, Tagliafico 6 (16’sts Dybala sv); De Paul 7 (12’pts Paredes 6), Fernandez 6,5, Mac Allister 6,5 (11’sts Pezzella sv), Di Maria 8 (19’st Acuna 5); Messi 8,5, Alvarez 6 (12’pts Lautaro Martinez 6). A disp.: Armani, Rulli, Foyth, Palacios, Correa, Almada, Gomez, Rodriguez, Dybala, Lisandro Martinez.All.: Scaloni 6.
FRANCIA (4-2-3-1): Lloris 7; Koundé 5,5 (16’sts Disasi sv), Varane 6,5 (8’sts Konaté sv), Upamecano 6,5, Hernandez 5 (26’st Camavinga 6); Rabiot 6 (6’pts Fofana 6), Tchouameni 5; Dembélé 4,5 (41’pt Kolo Muani 6), Griezmann 5 (26’st Coman 5,5), Mbappé 8,5; Giroud 5 (41’pt Thuram 6,5). A disp.: Mandanda, Areola, Pavard, Disasi, Guendouzi, Veretout, Saliba. All.: Deschamps 6.5.
ARBITRO: Marciniak (Polonia) 5,5
RETI: 23’pt rig. e 3’sts Messi, 36’pt Di Maria, 35’st rig., 36’st e 13’sts rig. Mbappé.
SEQUENZA RIGORI: Mbappé gol, Messi gol, Coman parato, Dybala gol, Tchouameni fuori, Paredes gol, Kolo Muani gol, Montiel gol
NOTE: Ammoniti Fernandez, Rabiot, Thuram, Giroud (dalla panchina), Acuna, Paredes, Montiel. Angoli 6-5. Recupero 7’pt, 8’+1′ st