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Mondiali, spettacolo nei quarti di finale decisi ai rigori: Messi sì, Neymar a casa

9 dicembre 2022 | 23:45
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Mondiali, spettacolo nei quarti di finale decisi ai rigori: Messi sì, Neymar a casa

Il fantasista argentino segna la decima rete in una rassegna iridata. Per la Croazia seconda semifinale di fila, Livakovic para il quarto rigore del torneo. Tite dice addio alla panchina verdeoro

Spettacolo nei quarti di finale della parte alta del tabellone del mondiale: e la semifinale non sarà l’attesa sfida sudamericana fra Brasile e Argentina ma Argentina – Croazia.

Nel pomeriggio l’impresa degli slavi di Zlatko Dalic. L’allenatore della Croazia, con la vittoria ai calci di rigore, è entrato in una ristretta cerchia dei commissari tecnici che sono riusciti a conquistare due semifinali di un mondiale di fila. Dalic infatti era già in panchina quattro anni fa in Russia quando portò la Croazia al miglior risultato della sua breve storia con la finale persa contro la Francia. Il primo a riuscirci è stato Vittorio Pozzo prima della seconda guerra mondiale con le semifinali nel 1934 e 1938 che furono solo la penultima tappa prima di due titoli mondiali. Con loro ci sono Carlos Bilardo con l’Argentina (1986-1990) e Franz Beckenbauer con la Germania (1986-1990) e poi un altro tedesco come Joachim Low (2010-2014). Meglio di loro solo un altro teutonico come Helmut Schon che di semifinali ne ha conquistate ben tre con l’allora Germania Ovest (1966-1970-1974).

L’eroe di giornata è ancora una volta il portiere Livakovic, sia per i miracoli in partita ia per il rigore parato a Rodrygo. Con quel rigore il portiere croato sale a quota quattro parate sui tiri dagli undici metri. Tre sue parate contro il Giappone hanno infatti portato la Croazia ai quarti, mentre quella di questa sera, insieme al palo di Marquinhos, ha portato la Croazia in semifinale. Nessun portiere aveva parato così tanti rigori in una fase finale della Coppa del mondo.

Alla fine della partita l’allenatore Tite annuncia l’addio, già preventivato, alla nazionale. “È una sconfitta dolorosa, ma sono in pace con me stesso. È finito un ciclo, l’avevo detto più di un anno e mezzo fa”. Con queste parole in conferenza stampa il ct ha ufficializzato la decisione.

Come buona notizia solo i numeri con Neymar aggancia Pelè: con il gol segnato alla Croazia all’ultimo minuto del primo tempo supplementare, l’attaccante del Paris Saint Germain ha raggiunto quota 77 reti con il Brasile, eguagliando il record di O Rei. Nel caso di Neymar questo traguardo è stato raggiunto a partire dal 2010 nell’arco di 124 partite (media gol di 0,62 a gara), contro le 92 presenze di Pelè (media di 0,84 tra il 1957 e il 1971). Terzo e staccato è Ronaldo, il Fenomeno, con 62 reti in 98 partite, quarto Romario con 55 in 70.

Ai rigori anche la sfida fra Argentina e Olanda, con gli orange che non completano la rimonta compiuta nel finale dei tempi regolamentari.

Con il rigore del momentaneo 2-0 realizzato contro l’Olanda, Lionel Messi raggiunge un altro record con la maglia dell’Argentina. L’attaccante del Psg ha infatti eguagliato a quota 10 Gabriel Batistuta nel numero di reti segnate ai mondiali. L’ex Fiorentina e Roma li ha realizzati in 12 partite mentre Messi ne ha giocate esattamente il doppio.

La proiezione va alle gare di domani: nel pomeriggio alle 16 c’è Marocco – Portogallo, alle 20 si gioca Inghilterra – Francia.

Fra tutti tiene banco il caso Cristiano Ronaldo con l’allenatore Fernando Santos che cerca di toglierlo dal banco degli imputati affermando che Cr7 mai ha chiesto di andare via dalla nazionale dopo l’esclusione dalla gara degli ottavi di finale. Il Marocco ci crede, e il ct Regragui spera chel’’attaccante ex Manchester United e Juventus non sia fra i titolari.

Per l’altra sfida Deschamps, che potrebbe prolungare il contratto sulla base del risultato del match, cerca di togliere responsabilità a Mbappè, affermando che la sua squadra non dipende dal campione del Psg. Southgate, invece, aspetta il miglior Sterling per la partita più importante.

I tabellini

Croazia – Brasile 5-3 dcr (1-1 dts)
CROAZIA (4-3-3): Livakovic 7,5; Juranovic 5,5, Lovren 6, Gvardiol 5,5, Sosa 5,5 (5’sts Budimir sv); Kovacic 5,5 (1’sts Majer 6), Modric 6,5, Brozovic 5,5 (9’sts Orsic 6,5); Pasalic 6 (27’st Vlasic 5,5), Kramaric 5,5 (27’st Petkovic 7), Perisic 6,5. A disp.: Grbic, Ivusic, Stanisic, Barisic, Erlic, Livaja, Vida, Sutalo, Sucic, Jakic. All.: Dalic 6
BRASILE (4-3-3): Alisson 6, Danilo 5,5, Thiago Silva 6, Marquinhos 5,5, Militao 6 (1’sts Alex Sandro 6); Paquetà 7 (1’sts Fred 6), Casemiro 6,5, Neymar 7,5; Raphinha 5,5 (11’st Antony 6,5), Richarlison 5,5 (38’st Pedro 6), Vinicius Jr. 6 (19’st Rodrygo 5). A disp.: Weverton, Ederson, Dani Alves, Fabinho, Bruno Guimaraes, Everton Ribeiro, Bremer, Gabriel Martinelli. All.: Tite 6,5
ARBITRO: Oliver (Inghilterra) 6,5
RETI: 16’pts Neymar, 12’sts Petkovic
SEQUENZA RIGORI: Vlasic (gol), Rodrygo (parata), Majer (gol), Casemiro (gol), Modric (gol), Pedro (gol), Orsic (gol), Marquinhos (palo)
NOTE: Ammoniti: Danilo, Brozovic, Casemiro, Marquinhos, Petkovic Angoli: 3-7. Recupero: 1’pt, 4’st

Olanda – Argentina 5-6 dcr (2-2 dts)
OLANDA (3-4-1-2): Noppert 6; Timber 6, Van Dijk 6, Aké 6,5; Dumfries 5, F. De Jong 5,5, De Roon 5,5 (1’st Koopmeiners 6,5), Blind 6 (20’st L.De Jong 6,5); Gakpo 5,5 (8’sts Lang sv); Bergwin 5 (1’st Berghuis 6,5), Depay 5 (33’st Weghorst 8). A disp.: Pasveer, De Ligt, De Vrij, Bijlow, Klaasen, Malacia, Janssen, Taylor, Simons, Frimpong. All.: Van Gaal 7
ARGENTINA (3-5-2): E.Martinez 7; Romero 6,5 (33’st Pezzella 5), Otamendi 6,5, Lisandro Martinez 5,5 (7’sts Di Maria sv); Molina 7,5 (1’pts Montiel sv), Fernandez 6,5, De Paul 6,5 (21’st Paredes 5,5), Mac Allister 6, Acuna 6,5 (33’st Tagliafico 5,5); Messi 7,5, Alvarez 6 (36’st Lautaro Martinez 6). A disp.: Rulli, Armani, Foyth, Palacios, Correa, Almada,
Gomez, Rodriguez, Dybala. All.: Scaloni 6
ARBITRO: Lahoz (Spagna) 5,5
RETI: 35’pt Molina, 28’st rig.Messi, 38’st e 56’st Weghorst
SEQUENZA RIGORI: Van Dijk (parato), Messi (gol), Berghuis (parato), Paredes (gol), Koopmeiners (gol), Montiel (gol), Weghorst (gol), Fernandez (fuori), L. De Jong (gol), Lautaro Martinez (gol).
NOTE: Ammoniti: Timber, Acuna, Romero, Weghorst (dalla panchina), Lisandro Martinez, Depay, Berghuis, Paredes, Scaloni (dalla panchina), Otamendi, Montiel, Pezzella. Angoli 8-2 per l’Argentina. Recupero: 5’pt; 10’st