Mondiali, solo il Marocco può spezzare la sfida Europa – Sudamerica

Croazia avanti ai rigori con il Giappone, Brasile senza problemi con la Corea. La Fifa omologa il risultato di Tunisia – Francia e apre un’inchiesta per cattiva condotta contro Uruguay e Serbia
Mondiali, anche il sedicesimo giorno di gare non regala sorprese. Eppure non è stato tutto semplice per la Croazia, che pareggia in rimonta nei tempi regolamentari con il Giappone e poi domina ai rigori grazie a un super Livakovic, che para tre calci di rigore agli avversari nipponici. In passato era successo solo altre due volte: al portoghese Ricardo nel 2006 contro l’Inghilterra e all’altro croato Danijel Subasic contro la Danimarca nel 2018.
L’Asia scompare dal mondiale anche per il netto ko della Corea del Sud contro il Brasile. Partita già decisa dopo mezz’ora e con la buona notizia del ritorno di Neymar, che ha anche segnato su calcio di rigore e ha giocato quasi tutto il match. Una vittoria dedicata a Pelè, ricoverato in ospedale in patria e di cui non è ancora chiara la gravità della condizione.
Fuori da europee e sudamericane resta in lizza solo il Marocco, che affronta domani la Spagna. Poi c’è una sfida tutta europea, in serata, fra Portogallo e Svizzera.
Tanti gli spunti intorno al pallone nella giornata di oggi.
Innanzitutto l’omologazione della vittoria della Tunisia sulla Francia dopo il ricorso francese contro l’annullamento del gol di Griezmann nel recupero.
Il gol annullato a Griezmann era un caso che probabile la Fifa ha scelto di non risolvere. L’arbitro della Nuova Zelanda, Matthew Conger, aveva in un primo tempo convalidato il gol dell’attaccante dell’Atletico di Madrid e fischiato la fine della gara. Poi successivamente è stato richiamato dal Var e ha deciso di annullare il gol della Francia. L’arbitro ha fatto giocare un altro minuto prima di fischiare definitivamente la fine della partita. “Sul cross, ero in fuorigioco. Ho detto all’arbitro che non avevo intenzione di giocare sul cross ma che dopo che il difensore manca il suo intervento ero tornato in gioco”, aveva spiegato Griezmann al termine della partita ai microfoni della tv francese Tf1. “Gli arbitri fanno delle scelte, bisogna accettarle. Siamo stati abbastanza tranquilli perché eravamo già qualificati, non ci siamo arrabbiati più di tanto. Ma non ho capito per nulla la decisione”, aveva sottolineato Griezmann.
La Fifa ha invece aperto un procedimento disciplinare contro la Federcalcio uruguaiana e quattro dei giocatori della Celeste – tra cui Edinson Cavani e Diego Godin – a seguito della furiosa reazione della squadra dopo l’uscita dalla Coppa del Mondo. La squadra di Diego Alonso è stata eliminata sulla base dei gol segnati e ha reagito con rabbia quando a Cavani è stato negato un rigore nel finale dopo essere caduto in area del Ghana. Le riprese sui social media hanno mostrato l’ex attaccante del Manchester United che spingeva il monitor del Var dopo il fischio finale, mentre diversi altri giocatori uruguaiani hanno circondato l’arbitro Daniel Siebert. La Fifa ha dettagliato le accuse in una dichiarazione rilasciata oggi. La dichiarazione afferma anche che il quartetto uruguaiano Cavani, Godin, Josè Gimenez e Fernando Muslera sono stati indagati separatamente per presunti reati relativi a comportamento offensivo, violazione dei principi del fair play e cattiva condotta. Parlando dopo la partita, che quasi certamente ha segnato la fine della sua carriera ai Mondiali, l’attaccante Luis Suarez ha dichiarato: “La Fifa è sempre contro l’Uruguay”. In una dichiarazione separata, la Fifa ha rivelato che anche la Serbia dovrà affrontare accuse di cattiva condotta, discriminazione e mancato mantenimento dell’ordine e della sicurezza dopo la sconfitta per 3-2 contro la Svizzera lo stesso giorno.
Fra le vicende che non riguardano il pallone tiene ancora banco il caso Sterling, che ha scosso la nazionale inglese. Il giocatore ha lasciato il ritiro della squadra per tornare in Inghilterra e assistere la famiglia dopo un furto in casa. In precedenza si pensava che l’intrusione fosse avvenuta mentre i familiari dell’attaccante erano all’interno della villa nel Surrey, ma le indagini della polizia, riporta la Bbc, hanno evidenziato che l’abitazione era vuota al momento dell’intrusione dei ladri. Ora, però, tutti i calciatori inglesi, che si trovano in Qatar, stanno proteggendo le loro case con guardie del corpo e cani da guardia 24 ore su 24. È quanto racconta Talk Sport sui social spiegando che “i giocatori vogliono assicurarsi di non essere presi di mira dalle bande della criminalità organizzata”.
Infine una polemica sollevata dai giornalisti israeliani. Hanno lamentato un’accoglienza ostile e si sono chiesti cosa sarebbe accaduto se la loro nazionale si fosse qualificata a 52 anni da Messico ’70, il suo unico Mondiale. A parte le bandiere palestinesi e le scritte Palestina libera sventolate sugli spalti e nelle strade di Doha, con finalità solo politiche, gli israeliani in Qatar non se la stanno passando affatto bene, secondo quanto denunciato dell’inviato di Yedioth Ahronoth, Raz Shechnik al periodico ebraico italiano Shalom.
“Non mi aspettavo che fossero amichevoli con noi, che mi abbracciassero e mi offrissero dolci, so che Israele è considerato un paese nemico, che sostengono Hamas, ma non mi aspettavo neanche che mi accadessero questo genere di cose – ha spiegato Shechnik a Shalom – sono venuto come giornalista, e quando copri un evento mediatico come questo ci sono delle regole, devono lasciarti fare il tuo lavoro, e non è stato possibile farlo. Era un ambiente molto ostile”.
“Ogni qualvolta ci identificavamo come israeliani la gente ci gridava Fuck Israel, Israele brucerà, Palestina libera e maledizioni di ogni genere. E questo non succedeva solo allo stadio, ma anche fuori e nei centri commerciali, dove la gente ci riconosceva”, ha raccontato Shechnik a Shalom.
I tabellini
Giappone – Croazia 2-4 dcr (1-1 dts)
GIAPPONE (3-4-2-1): Gonda 6; Tomiyasu 5,5, Yoshida 6, Taniguchi 5,5; Ito 5,5, Endo 5, Morita 5,5 (1’sts Tanaka 6), Nagatomo 6 (19’st Mitoma 6); Doan 6,5 (42’st Minamino sv), Kamada 6,5 (30’st Sakai 6); Maeda 7 (19’st Asano 6). A disp.: Kawashima, Schmidt, Yamane, Shibasaki, Machino, Ueda, Soma, Ito. All.: Moriyasu 6
CROAZIA (4-3-3): Livakovic 8; Juranovic 6, Lovren 6,5, Gvardiol 5,5, Barisic 5; Modric 6 (9’pts Majer 6), Brozovic 6, Kovacic 6 (9’pts Vlasic 6); Kramaric (24’st Pasalic 6), Petkovic (17’st Budimir 6; 1’2°ts Livaja 6), Perisic 7,5 (1’sts Orsic 6). A disp.: Grbic, Ivusic, Erlic, Vida, Sutalo, Sucic, Jakic. All.: Dalic 6
ARBITRO: Elfath (Usa) 6
RETI: 43’pt Maeda, 10’st Perisic
SERIE RIGORI: Minamino (parato), Vlasic (gol), Mitoma (parato), Brozovic (gol), Asano (gol), Livaja (palo), Yoshida (parato), Pasalic (gol)
NOTE: Ammoniti: Kovacic, Barisic. Angoli: 8-5 per il Giappone. Recupero: 2’pt; 4’st.
Brasile – Corea del Sud 4-1
BRASILE (4-2-3-1): Alisson 7,5 (35’st Weverton sv); Militao 7 (18’st Daniel Alves 6), Marquinhos 6,5, Thiago Silva 7, Danilo 7 (27’st Bremer sv); Casemiro 7,5, Paquetà 7,5; Raphinha 7, Neymar 7,5 (36′ st Rodrygo sv), Vinicius 8 (27′ st Martinelli sv); Richarlison 7,5. A disp.: Ederson, Fred, Fabinho, Bruno Guimaraes, Antony, Everton Ribeiro, Pedro. All.: Tite 7
COREA DEL SUD (4-4-2): Kim Seung-Gyu 6; Kim Moon-Hwan 5, Kim Min-Jae 5, Kim Young-Gwon 5, Kim Jin-Su 4,5 (1’st Hong Chul 5,5); Lee Jae-Sung 5 (29’st Lee Kang In sv), Jung Woo-Young 5 (1’st Son Jun-Ho 5,5), Hwang In-Beom 5 (20’st Paik Seung-Ho 7), Hwang Hee-Chan 5,5; Son Heung-Min 5, Cho Gue-Sung 5 (35’st Hwang Ui-Jo sv). A disp.: Song Bum-Keun, Jo Hyeon-Woo, Yoon Jong-Yu, Na Sang-Ho, Kwon Kyung-Won, Kwon Chang-Hoon, Kim Tae Hwan, Cho Yu-Min, Jeong Woo-Yeong, Song Min-Kiu. All.: Paulo Bento 5.
ARBITRO: Turpin (Fra) 6
RETI: 7’pt Vinicius, 13’pt rig. Neymar, 29’pt Richarlison, 36’pt Paquetà; 31’st Paik Seung-Ho.
NOTE: Ammoniti: Jung Woo-Young. Angoli 5-4 per il Brasile. Recupero: 5’pt; 4’st