Mondiali, tutto secondo pronostico nei primi due ottavi di finale: Messi nella storia

Il mondo in ansia per le condizioni di salute di Pelè. Nel Brasile la ‘prima’ ai mondiali per la maglia numero 24, associata nel paese all’omosessualità
Tutto secondo pronostico, ma non senza fatica. I primi due ottavi di finale dicono Olanda e Argentina, che hanno però dovuto faticare non poco per avere la meglio sulle underdog Usa e Australia. Ora si affronteranno nei quarti il prossimo venerdì (9 dicembre).
Per l’Argentina è il giorno di Messi. È stata la millesima partita ufficiale della Pulce e ha messo a segno il suo primo gol mondiale nella fase eliminazione diretta. Finora aveva segnato solo nei gironi ma ora è arrivato il nono gol in un ottavo di finale che porta il totale a quota nove, uno in più di Diego Armando Maradona. Con la maglia dell’albiceleste le reti sono 94 in 168 presenze, in carriera 789 con 348 assist. Sono passati 6622 giorni dall’esordio del Diez con il Barcellona, il 16 ottobre del 2004. Da allora ha collezionato 778 presenze con i blaugrana e 53 con il Paris Saint-Germain.
Intanto il mondo è in ansia per un altro numero dieci della storia del calcio, Pelè. Il Qatar ha voluto incoraggiare il leggendario attaccante illuminando le luci dei grattacieli per formare la scritta in inglese Pelè guarisci presto e lo stadio Lusail di Doha, teatro della finale, e la vicina Aspire Tower, sono state adornate con una gigantografia di Pelè con la celebre maglia verdeoro numero 10 sulla schiena. Sulla Corniche i droni che sorvolano il lungomare della capitale hanno disegnato una maglia del Brasile con il nome di Pelè e il numero 10.
In casa Brasile, intanto, ci sono luci e ombre. Gabriel Jesus e Alex Telles non potranno proseguire il mondiale. I due giocatori si sono sottoposti questa mattina agli esami che hanno evidenziato per entrambi un infortunio al ginocchio. Sia Jesus che Telles erano stati costretti a lasciare anzitempo il campo nel match perso per 1-0 col Camerun. Il terzino era uscito in lacrime, mentre l’attaccante lamentava un dolore al ginocchio. Nessuna tempistica per lo stop, ma a soli 15 giorni dalla finale di Coppa, non c’è tempo per recuperare.
C’è anche una curiosità in casa verdeoro. Respinta per decenni dal calcio brasiliano a causa di un antico pregiudizio omofobo, la maglia 24 della Selecao è stata schierata venerdì per la prima volta a una Coppa del mondo, senza un particolare intento politico e nel rispetto dei regolamenti Fifa. Il numero tabù del Brasile è uscito dall’armadio di un paese in cui l’omosessualità è ancora malvista: è stata indossata dal difensore Gleison Bremer, 25 anni, durante la partita persa ieri per 1-0 contro il Camerun. Il difensore della Juventus ha ‘indossato’ un numero che in Brasile è stato evitato da molti nazionali a causa della lunga associazione di quel numero con l’omosessualità, che nel paese sudamericano fino al 2019 era considerata un reato. Il 24 non è mai comparso su una maglia del Brasile nelle 21 edizioni precedenti della Coppa del Mondo di calcio. E forse non è un caso che il suo debutto sia avvenuto in un mondiale segnato da aspre polemiche legate ai diritti Lgbt+, tra cui quella che riguarda il divieto per i capitani europei di indossare la fascia arcobaleno. In Brasile l’associazione dispregiativa del numero 24 con i gay è di vecchia data. Lo stigma deriva dal Jogo do bicho, un gioco d’azzardo illegale nato nel 1892 in cui il cervo, animale che (come tanti altre specie) assume comportamenti omosessuali, rappresentava il numero. Inoltre, la parola che indica l’animale in portoghese (veado) ha un suono simile (viado) all’equivalente spagnolo del peggiorativo “maricòn”.
Domani altri due ottavi di finale: alle 16 Francia – Polonia, alle 20 Inghilterra – Senegal.
I tabellini
Olanda – Usa 3-1
OLANDA (3-4-1-2): Noppert 7; Timber 6,5, Van Dijk 7, Aké 6,5 (48’st De Ligt sv); Dumfries 8, F.De Jong 6,5, De Roon 6 (1’st Koopmeiners 6), Blind 7.5; Klaassen 6 (1’st Bergwjin 6); Gakpo 6,5 (48’ st Weghorst sv), Depay 7,5 (37′ st Simons sv). A disp.: Pasveer, De Vrij, L. De Jong, Berghuis, Lang, Bijlow, Malacia, Janssen, Taylor, Frimpong. All.: Van Gaal 7
STATI UNITI (4-3-3): Turner 6,5; Dest 5 (30’st Yedlin sv), Zimmermann 5, Ream 5, Robinson 5 (47’st Morris sv); McKennie 5,5 (22′ st Aaronson 6), Adams 6, Musah 5,5; Weah 5 (22’st Wright 7), Ferreira 5 (1′ st Reyna 5,5), Pulisic 5,5. A disp.: Horvath, De La Torre, Long, Roldan, Moore, Carsten-Vickers, Acosta, Johnson, Scally. All.: Berhalter 5
ARBITRO: Sampaio (Brasile) 6
RETI: 10’pt Depay, 46’ pt Blind, 31’st Wright, 36’st Dumfries.
NOTE: Ammoniti Koopmeiners, F. De Jong. Angoli 4-4. Recupero 1’pt, 6’st
Argentina – Australia 2-1
ARGENTINA (4-3-3): E. Martinez 7; Molina 6 (35’st Palacios sv), Otamendi 6, Romero 6,5, Acuna 6 (26’st Tagliafico 6); De Paul 6,5, Fernandez 6, Mac Allister 6,5 (35’st Montiel sv); Messi 7,5, J. Alvarez 7 (26’st Lautaro Martinez 5), Gomez 6 (5’st Lisandro Martinez 6). A disp.: Armani, Rulli, Foyth, Paredes, Pezzella, Di Maria, Correa, Almada, Rodriguez Guido, Dybala. All.: Scaloni 6,5
AUSTRALIA (4-4-2): Ryan 4; Degenek 5 (26’st Karacic 6), Souttar 4,5, Rowles 4,5, Behich 5; Baccus 5 (13’st Hrustic 6), Irvine 5, Mooy 5, Leckie 5,5 (26’st Kuol 6); Duke 5 (26’st MacLaren 6), McGree 5 (13’st Goodwin 6). A disp.: Redmayne, Vukovic, Atkinson, Tilio, Wright, Mabil, Devlin, Deng, King, Cummings. All.: Arnold 5
ARBITRO: Marciniak (Polonia) 6.5
RETI: 35’pt Messi; 12’st Alvarez, 32’st aut. Fernandez.
NOTE: Ammoniti: Irvine, Degenek. Angoli: 3-1 per l’Australia. Recupero: 2’pt; 7’st