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La Fiorentina avrà un nuovo stadio: presentato il progetto vincitore

8 marzo 2022 | 10:45
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La Fiorentina avrà un nuovo stadio: presentato il progetto vincitore
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La Fiorentina avrà un nuovo stadio: presentato il progetto vincitore

Il progetto porta la firma dell’architetto David Hirsch Tra gli ospiti nel salone dei 500 anche Giani, Batistuta e Mancini

“Finalmente il nuovo Franchi”. Esulta il sindaco di Firenze, Dario Nardella per la presentazione del progetto avvenuta ieri (7 marzo) nel salone dei 500 in Comune, pubblicando sulla sua pagina ufficiale alcuni scatti della serata.

Il progetto vincitore, dell’architetto David Hirsch, dello studio Arup Italia di Milano, è stato finalmente svelato durante la cerimonia. Scelto da una giuria internazionale tra gli 8 finalisti tra i 31 presentati.

Presenti alla serata, tra i tanti, il presidente della Regione Eugenio Giani, Gabriel Batistuta, Roberto Mancini.

Per la ristrutturazione ci sono i 95 milioni stanziati dal Pnrr. Il nuovo impianto avrà una copertura rettangolare sopra le tribune storiche, mentre gli spalti saranno più vicini al campo.

Nello spazio tra le vecchie e le nuove curve sorgeranno un museo e un auditorium.

Il progetto prevede anche la riqualificazione di tutto il quartiere di Campo di Marte. Sono anche previsti 5mila metri quadri in negozi, 5mila metri quadri per un albergo e 5mila per uffici.

La copertura dello stadio consentirà di produrre energia rinnovabile grazie a pannelli fotovoltaici.

Entro 60 giorni dovrà ora essere presentato il progetto esecutivo, poi ci sarà l’affidamento dei lavori, che dovranno partire entro il 2023 e, per non perdere i fondi, dovranno concludersi entro il 2026.

“Il progetto per il nuovo Franchi – ha spiegato Filippo Minora, senior architect di Arup Italia -, è fatto sostanzialmente dalla copertura, per consentire a tutti i tifosi di stare sotto al tetto, ed è uno degli elementi più visibile, semplice ed elegante. L’altro è un sistema di tribune nuove che vanno a inscriversi in quelle storiche che sono patrimonio da tutelare, e portano i posti a sedere più vicino al campo rispetto alla configurazione attuale con le curve molto lontane. Porteremo i tifosi vicino al campo e creeremo nuovi posti sui lati maratona e tribuna d’onore che saranno caratterizzate dai posti premium”.

La squadra gigliata dovrebbe poter continuare a giocare al Franchi anche durante i lavori di riqualificazione.

“Il progetto  – si legge nella scheda tecnica – ambisce a ridurre l’impatto sulle stagioni calcistiche nella fase di cantiere consentendo la continuità delle partite per tutta la durata dei lavori”

“Sono tante le persone da ringraziare – le parole del primo cittadino di Firenze -.  La giuria internazionale, di livello altissimo e indiscutibile e il ministero dei Beni culturali con il quale abbiamo ottenuto il finanziamento che ci permetterà di realizzare il nuovo stadio che dovrà rispettare i tempi stabiliti dall’Europa. I lavori dovranno iniziare entro il 2023 e finire nel 2026. Ringrazio la Fiorentina che ha avuto pazienza e si è dimostrata disponibile: ci metteremo subito al lavoro con loro per vedere i dettagli del progetto. E ringrazio tutte le Istituzioni che ci hanno sostenuto, perché non saremmo arrivati fino a qui senza lo spirito di squadra: penso alla Fondazione Cassa di Risparmio Firenze, a Intesa San Paolo, alla Figc e al Coni. Tutti i progetti erano belli, il vincitore è un progetto che ha l’eleganza e la sobrietà tipiche della città di Firenze: non è né troppo né troppo poco, è attento all’ambiente e alla sostenibilità e tiene conto anche della fattibilità. Inoltre, valorizza la storia dell’architettura di Nervi e ha trovato allo stesso tempo una buona soluzione nel configurare gli spazi utilizzabili. Sarà uno stadio che potrà essere utilizzato tutti i giorni”.

Il progetto dell’area del Campo di Marte nasce dalla volontà di raccogliere e far risaltare gli elementi del paesaggio naturale e antropizzato di Firenze, ponendosi come interpretazione di una visione territoriale integrata e di forte identità. L’idea alla base dell’intervento è quella di completare il progetto di riqualificazione dello Stadio Artemio Franchi con un sistema urbano vivo ed efficiente, capace di rinnovare l’immagine stessa della città creando uno spazio pubblico per la comunità. La nuova visione ripensa il Campo di Marte come un grande parco urbano attrattivo per i residenti e per i numerosi turisti che visitano la città storica.

Il progetto dell’area

Due grandi fogli levitano sul paesaggio di Campo di Marte dando vita a nuovi spazi e donando ulteriore eleganza alle strutture disegnate da Nervi insieme a una nuova identità dell’intorno caratterizzata da una forte componente paesaggistica. Gli spazi “levitanti” offrono nuove prospettive sulla città e sul paesaggio circostante integrandosi con leggerezza nello skyline cittadino.

La visione del masterplan interpreta il Campo di Marte come un ‘foglio naturale’ che diviene elemento di ripristino del paesaggio ricoprendo l’intera estensione con un parco. Il progetto costituisce un nuovo polmone verde per la città di Firenze.

Grazie all’ausilio di diverse funzioni l’area è concepita come polarità urbana sia nei giorni delle partite che nel resto dell’anno. L’elemento fondante dell’approccio architettonico è l’integrazione delle nuove volumetrie nel nuovo assetto del grande parco attrezzato.

È stata delineata una suddivisione dell’area per macroaree funzionali. Sul lato ovest lo stadio, al centro il parco attrezzato e le nuove funzioni, a est il parco sportivo, e, nella parte nord, la riqualificazione del parco urbano esistente.

Il parco attrezzato rappresenta il centro compositivo dell’area ed è configurato come un “foglio naturale” sollevato ai suoi estremi. Il mantello verde, steso fra i due nuclei sportivi, opera un gesto gentile inglobando nuove funzioni e creando spazi inusuali per le attività all’aperto. Due boulevard definiscono il disegno del parco attrezzato, collegati da percorsi curvilinei che attraversano l’area centrale affiancati da un filare di alberi che nella sua fioritura stagionale si tinge di viola. Altri percorsi consentono di salire e scendere dai punti panoramici offrendo nuove prospettive sulla città e sul paesaggio collinare; un anfiteatro si adagia lungo il pendio artificiale.

Le nuove volumetrie sono collocate al di sotto dei lembi estremi del parco attrezzato, in edifici coperti da tetti verdi praticabili che costituiscono parte integrante del parco. La funzione commerciale (5000 metri quadrati ) è ospitata sul lato nord ovest, in una struttura open space ad un unico livello che si affaccia sulla struttura nerviana; lungo il viale le Paoli sono concentrate le funzioni direzionale e turistico ricettiva (5000 metri quadrati ciascuna), articolate su più livelli.

Il parco urbano esistente è stato mantenuto per conservare le dense alberature esistenti prevedendo spazi per attività sportive e ludiche all’aperto con aree dedicate al gioco dei bimbi, al tempo libero degli anziani, e, nell’angolo nord est, ai giovani, con la nuova collocazione dello skate park.

Gli impianti della polisportiva Affrico sono integrati da un nuovo palazzetto polifunzionale che si colloca in adiacenza al polo ricettivo-direzionale affacciandosi sul nuovo boulevard di viale Paoli.

Il campo e le strutture per il baseball rimangono inalterati.

La palestra della Fiorentina viene mantenuta ed inglobata nelle nuove volumetrie, così come la piscina interrata, che viene spostata in adiacenza alle strutture ricettive e direzionali.

“Il progetto che ha vinto il concorso per la riqualificazione dello stadio e di Campo di Marte sembra avere due caratteristiche molto positive: il buon inserimento paesaggistico e la sostenibilità ambientale. Nella realizzazione dell’opera sarà fondamentale mantenerle e valorizzarle, usando materiali e soluzioni all’avanguardia”. Così il presidente dell’Ordine degli gngegneri di Firenze, Giancarlo Fianchisti, commenta l’esito del concorso internazionale lanciato da Palazzo Vecchio sul restyling del “Franchi” e dell’area circostante.

“Aspettiamo di poter visionare per bene gli elaborati più dettagliati del progetto per poterlo giudicare – dice Fianchisti – perché ieri di fatto abbiamo visto solo un rendering. E aspettiamo di vedere le concrete soluzioni per la mobilità, sia per quanto riguarda i percorsi per le auto private che la linea della tramvia che arriverà a Campo di Marte, e per i parcheggi: una partita centrale non solo per il quartiere e i frequentatori dello stadio ma per tutta Firenze”.

“Quel che ci preme sottolineare – conclude il presidente dell’Ordine degli Ingegneri – è che ora a fare la differenza saranno la velocità di realizzazione dell’opera, per non perdere i fondi del Pnrr, e la sua qualità, per far diventare il Franchi un antico stadio moderno e Campo di Marte un quartiere più vivibile per tutti e soprattutto per gli abitanti”.