Strage di operai nel cantiere, Medicina Democratica: “Ci costituiremo parte civile”

20 febbraio 2024 | 16:00
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Strage di operai nel cantiere, Medicina Democratica: “Ci costituiremo parte civile”

Il presidente: “È un atto di coerenza con i nostri obiettivi statutari”

Intendiamo costituirci parte civile nel procedimento giudiziario che si aprirà per individuare le responsabilità della strage operaia di Firenze: attendiamo le conclusioni del procuratore capo di Firenze Filippo Spezia per avviare la nostra azione. È un atto di coerenza con i nostri obiettivi statutari”.

Lo riferisce Marco Caldiroli, presidente nazionale di Medicina Democratica in merito all’inchiesta aperta dalla Procura fiorentina per il crollo del cantiere in via Mariti che conta 5 vittime, una ancora da recuperare.

Medicina Operaia, come si ricorderà, ha peso parte a numerosi processi relativi a morti sul lavoro, tra cui anche la strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009.

Il quadro che sta emergendo è la conferma di quanto abbiamo denunciato da subito, quando era ancora in corso la tragica conta dei morti, che adesso sono purtroppo diventati 5, cinque vite spezzate, uccise non dalla fatalità, ma dal mancato rispetto delle misure di prevenzione e protezione previste dalla normativa vigente, in particolare in merito alla sicurezza dei cantieri”, si spiega.

“Chiediamo – aggiunge Gino Carpentiero, responsabile della sezione di Firenze di Medicina Democratica – che venga fatta piena luce sulla questione fondamentale: il cantiere è stato realizzato, a partire dalla progettazione, secondo le prescrizioni di sicurezza previste? Nelle norme tecniche, sono puntualmente indicate le modalità di costruzione di elementi prefabbricati; le norme in materia di sicurezza indicano le modalità di montaggio: erano inoltre concretamente operative tutte le figure della sicurezza? Gli organi di vigilanza sono in grado e hanno svolto attività di controllo?. Ricordiamo  che la figura principale della vigilanza, i tecnici della prevenzione delle ASL, sono stati falcidiati dalla riduzione del personale e dalle mancate assunzioni, analogamente per i medici quanto per gli infermieri e le altre figure sanitarie del Servizio Sanitario Nazionale e Regionale: aspettiamo risposte a questa e alle altre domande, per agire di conseguenza”.

Chi volesse entrare in contatto con l’associazione, come i familiari delle vittime, può contattarla tramite gli indirizzi vittimesullavoro@virgilio.it e segreteria@medicinademocratica.org.