Scuola, Uil: “Azzerare tutti gli errori delle graduatorie, ripensare alle convocazioni in presenza e il reclutamento”

Per il sindacato: “Non c’è tempo da perdere” e “Si continuano ad ignorare i docenti con almeno tre anni di servizio”
“Non c’è tempo da perdere. È necessario azzerare tutti gli errori delle graduatorie e ripensare alle convocazioni in presenza, non è più possibile affidare ad un algoritmo il destino di migliaia di docenti. Poi una riforma del reclutamento che sia seria e soprattutto snella, senza disperdere l’esperienza ‘sul campo’ del personale. Dobbiamo risolvere definitivamente la piaga del precariato dapprima sfruttato e poi umiliato con forme di reclutamento che prediligono il sapere nozionistico a quello critico e i cui fallimenti sono sotto gli occhi di tutti”. Alla vigilia della riapertura delle scuole, è questa la posizione dei segretari provinciali Uil di Pisa e Livorno Claudio Vannucci e Maria Vanni.
“Dopo due anni e mezzo di emergenza sanitaria – sottolineano i due segretari -, addio mascherine, basta ingressi scaglionati, niente distanziamento. La regola principale è che si va tutti in classe. La scuola come formazione permanente. Il mondo in cui viviamo è assai differente rispetto a quello anche di soli pochi anni o decenni fa. E i cambiamenti che sono intervenuti sono stati radicali, hanno trasformato non tanto e non soltanto le nostre abitudini, ma anche la nostra cultura, le nostre economie, gli assetti della società. E sarà sempre di più così. Oggi ci troviamo ad affrontare questioni epocali come quella dei cambiamenti climatici o della povertà educativa come se fossero fenomeni emersi all’improvviso. La scuola è pronta per tutto questo? Siamo riusciti in questi anni a risolvere i molteplici problemi che avvolgono il mondo scolastico? Secondo la nostra organizzazione sindacale no.
I problemi purtroppo rimangono tantissimi e non risolti. Addirittura si è riusciti a fare peggio dello scorso anno: restano vacanti circa 52mila posti per il personale docente a cui si aggiungono almeno 200mila supplenti. Sono solo 35.773 i contratti a tempo indeterminato per i docenti, 9 mila per il personale Ata”.
“A fronte – continuano – delle 50mila assunzioni annunciate dal Ministero per il personale docente, su un totale di più di 94mila posti disponibili iniziali, solo 35.773 sono stati i contratti a tempo indeterminato. Di questi, però 9 mila sono posti già assegnati nel 2021 e quindi da calcolare nel contingente dello scorso anno. A conti fatti, solo 26.717 sono stati i contratti a tempo indeterminato utilizzando le procedure di reclutamento ordinarie (Concorsi, Graduatorie ad esaurimento e Call veloce), 9.000 sono stati i contratti a tempo determinato stipulati l’1/9/21 e trasformati in ruolo l’1/9/22 (che derivano, quindi, da posti che erano già disponibili lo scorso anno), mentre 14.642 sono i contratti a tempo determinato dei quali non possiamo sapere quanti ne saranno finalizzati al ruolo nel 2023”.
Il punto è che “Si continuano a ignorare le reali esigenze delle scuole lasciando questo personale in una condizione di criticità, non sostituendo chi va in pensione anzi attuando tagli all’organico a fronte di carichi di lavoro crescenti. Un totale di circa 70mila vacanti, tra personale docente e Ata, che saranno coperti, per l’ennesimo anno consecutivo, con personale supplente. Lo avevamo detto in tempi non sospetti, e siamo stati anche troppo ottimisti visti i risultati.
Neanche questo anno è stato raggiunto l’obiettivo di coprire almeno il 50% dei posti del personale docente con contratti a tempo indeterminato. Non sono bastate né le procedure ordinarie (concorsi e graduatorie ad esaurimento), né quelle straordinarie (come quella della I fascia sostegno delle graduatorie per le supplenze) per coprire tutti i posti.
Si continuano ad ignorare i docenti con almeno tre anni di servizio e quelli inseriti nelle seconde fasce delle graduatorie per le supplenze che continuano con esperienza, e grandi sacrifici a far funzionare le scuole, con un contratto a tempo determinato che in molti casi non copre neanche tutto l’anno scolastico.
E intanto si annunciano nuovi concorsi attraverso un nuovo sistema di reclutamento di cui continueremo a chiedere lo stralcio mentre per quelli ancora in atto non ci sono neanche le graduatorie pubblicate. A questo si aggiunge il caos delle nomine dei supplenti che procedono a rilento con graduatorie provinciali pubblicate piene di errori e ritirate dopo qualche ora e, in alcuni casi, ripubblicate”.