




Il direttore scientifico ha illustrato la missione della fondazione Stella Maris: ricerca, assistenza e didattica dei disturbi neuropschici del bambino e dell’adolescente
Eugenio Giani in visita allo Stella Maris di Calambrone
“Per me Stella Maris rimane e rimarrà sempre un punto di riferimento. Stella Maris è sempre stato il segno di speranza per quello che sono le nuove generazioni e conseguentemente il nostro futuro – ha spiegato il presidente della Regione Toscana, che ieri (6 marzo) ha visitito l’Irccs, accollto dal direttore genereale Roberto Cutajar, il direttore scientifico Giovanni Cioni e il direttore sanitario Giuseppe De Vito – Una luce, una stella per un’attività che in tutta la Toscana significa aiuto alle persone con disagio mentale che colto nell’età della formazione, può essere alleggerito e indirizzato verso una cura, una riabilitazione, un’assistenza”.
Presenti, ad accogliere il governatore, anche il consiglio di amministrazione otre ai primari e una delegazione degli operatori della fondazione Stella Maris sia di Calambrone, sia delle sedi di San Miniato e Montalto. Presenti anche monsignor Andrea Migliavacca, vescovo di San Miniato grazie al quale è stata possibile la visita di Giani, e il sindaco di Pisa, Michele Conti, da sempre vicino all’Istituto.
Quello del Governatore della Toscana è stato un lungo incontro improntato alla massima conoscenza delle problematiche in cui si dibatte la fondazione Stella Maris anche a causa dell’emergenza Covid.
Ad aprire la mattinata è stato il presidente Giuliano Maffei che ha voluto rivolgere il suo saluto al presidente e al sindaco: “Nonostante la pandemia – ha detto – noi vogliamo continuare a progettare per meglio prenderci cura dei più fragili. Continuiamo a pensare anche al nuovo ospedale, siamo in attesa che il nostro sindaco ci rilasci il permesso a costruire perché le preghiere per mettere in moto la divina provvidenza abbiamo già iniziato a recitarle. Sono sicuro che tu Eugenio e tu Michele, insieme, dall’alto dei vostri prestigiosi incarichi ci darete una grande mano per aiutarci nella costruzione del nuovo ospedale dei bambini perché vedete, come dice il maestro ai suoi allievi nel film l’Attimo fuggente, ciascuno di noi può scrivere il suo verso nel potente spettacolo della vita che ogni giorno continua e si rinnova”.
Il direttore scientifico prof Giovanni Cioni ha illustrato la missione dell’Irccs Fondazione Stella Maris che sin dalle sue origini, si esplicitano nella ricerca, assistenza e didattica dei disturbi neuropschici del bambino e dell’adolescente. Proprio sul fronte della ricerca la Stella Maris vi dedica 42 ricercatori che operano al letto del paziente mentre 43 sono i ricercatori bench-side con 25 addetti nei laboratori e 11 a supporto nel dipartimento amministrativo. Risorse di competenza e professionalità che hanno prodotto nel 2020 oltre 150 pubblicazioni su riviste internazionali che nel 2021 può vantare all’attivo 61 progetti, di cui 23 finanziati dal Ministero della Salute, 5 da Regione Toscana, 6 dalla Ue, 23 da enti pubblici o privati e 3 da donazioni private. Ma se sulla ricerca l’IRCCS Fondazione Stella Maris va considerata una eccellenza, il Covid 19 ha creato sul fronte dell’assistenza una crisi che mette a rischio lo stesso Istituto. Il direttore sanitario De Vito ha evidenziato la drammatica contrazione degli accessi a causa della pandemia: nel 2020, rispetto all’anno prima, solo tra i ricoveri c’è la riduzione di 656 pazienti. Anche sul versante ambulatoriale mentre nel 2019 si sono registrate 11mila 319 prestazioni specialistiche mediche, nel 2020 questo dato è sceso poco meno della metà, a 6mila 258. Ma quel che è peggio la situazione ha ampliato a dismisura le liste di attesa, arrivando tempi record anche di 1 anno per poter accedere ad alcune prestazioni in Dh.
Ricordando lo studio effettuato all’Irccs sugli effetti del lockdown sui bambini con problemi neuropsichiatrici di recente pubblicato su Brain Science, il professor Giovanni Cioni ha evidenziato come la pandemia stia colpendo i bambini e gli adolescenti già fragili. Testimonianza ne è l’aumento record di ricoveri presso l’unità operativa urgenze osichiatricheche, come ha spiegato il dottor Gabriele Masi, direttore di psichiatria e psicofarmacologia dell’età evolutiva, in questa seconda ondata ha visto arrivare decine di ragazzi toscani con fragilità relazionali, stati di angoscia e solitudine che possono anche portare a ridurre l’attrazione per la vita e a farsi male, fino ad agire gesti a rischio letale. Sebbene la Toscana sia una regione virtuosa per aver istituito posti letto nei due maggiori centri di neuropsichiatria infantile (il Meyer e appunto la fondazione Stella Maris) per far fronte a queste emergenze, quei posti letto non sono più sufficienti per un’emergenza dalle dimensioni così ampie.
Il direttore generale Roberto Cutajar ha portato poi all’attenzione del governatore alcune valutazioni inerenti proprio lo sviluppo dell’Irccs Fondazione Stella Maris. “Mi permetta di proporre – ha detto – l’aggiornamento del protocollo di intesa siglato nel 2005 con Regione Toscana. Quello attuale dovrebbe trasformarsi anche sul piano giuridico in un protocollo di sperimentazione gestionale ex articolo 34 bis della legge istitutiva del sistema sanitario toscano. Questo consentirebbe un consolidamento forte e chiaro dell’esercizio della funzione regionale di neuropsichiatria infantile sull’area vasta Tirrenica, che l’Irccs svolge ormai almeno dal 1996. Un gruppo di lavoro aveva già iniziato a lavorare nell’ultima parte della precedente legislatura regionale e auspico che tale gruppo possa riprendere i lavori al più presto. Quest’anno sicuramente è l’anno della prima pietra del nuovo ospedale dei bambini a Pisa. Il permesso a costruire, infatti, è imminente ed è già stato realizzato il progetto esecutivo. Vorremmo che all’interno del protocollo di intesa ci sia la presa d’atto del trasferimento a Cisanello di gran parte dell’attuale Ospedale, mantenendo comunque a Calambrone un presidio ospedaliero. Infine considerando la prossima realizzazione del nuovo ospedale e considerando la funzione di concorrenza e sussidiarietà della Fondazione Stella Maris al sistema sanitario regionale e il modello virtuoso di efficienza e efficacia della gestione e nell’organizzazione, vorremmo che la Regione ne considerasse l’adozione come modello innovativo e di sviluppo anche nell’ambito della programmazione regionale sui fondi del Recovery Fund stabilendo un partnernariato per molti versi del tutto naturale”.
Il sindaco di Pisa Michele Conti ha sottolineato l’importanza nazionale dell’Irccs Fondazione Stella Maris e parlando dello sviluppo ha annunciato come, dopo il superamento di problemi burocratici, sia vicino il permesso a costruire per il nuovo ospedale di Cisanello e si pensa a cosa diverrà Calambrone.
“Ascoltando le parole dei dirigenti, dei medici e degli operatori della Stella Maris, – ha detto il primo cittadino di Pisa – si ha la conferma del livello di una struttura di cura e di ricerca diventata punto di riferimento internazionale per la neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. L’Ircss fondazione Stella Maris ha una prospettiva di sviluppo che prevede, senza lasciare Calambrone, un nuovo e moderno ospedale a Pisa, fra il parco urbano di Cisanello e l’ospedale dell’Aoup in corso di ampliamento. Un percorso che sarà accompagnato dall’amministrazione con i progetti di mobilità (la tramvia che va dalla Stazione all’ospedale avrà una fermata Stella Maris) ma anche dalla Regione Toscana come ha ribadito stamani il presidente Eugenio Giani. Un progetto strategico importante per Pisa ma soprattutto per i bambini e le famiglie di tutta Italia che hanno bisogno di sostegno per costruire un futuro migliore”
Eugenio Giani che conosce nel profondo le attività svolte dalla Fondazione Stella Maris, sanminiatese all’età di 4 anni ha conosciuto positivamente l’esperienza nella colonia marina della Stella Maris. “Vi ringrazio per questa occasione di incontro – ha detto il governatore -, di approfondimento e di prospettazione di quello che è un futuro che nel percorso che gli interventi hanno dato, è un futuro di grande speranza per Pisa, per la sua provincia e per tutta la Toscana. Ringrazio il sindaco Michele Conti per le parole che ha speso perché sono rassicuranti sulla capacità dell’amministrazione comunale di seguire un livello progettuale assai avanzato e ben impostato. Ringrazio monsignorAndrea Migliavacca, Vescovo di San Miniato per la sensibilità di valori che caratteririzza il suo impegno e rinnova quel crogliuolo di valori ed espressioni che San Miniato vive e ha vissuto dagli anni 50 ad ora”