Dalla digitalizzazione alla transizione ecologica, fondi dal Defr

8 settembre 2022 | 17:15
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Dalla digitalizzazione alla transizione ecologica, fondi dal Defr

Via libera al documento da parte del consiglio regionale

Il Consiglio regionale, al termine del dibattito in aula, ha approvato con 21 voti a favore e 11 contrari il documento di economia e finanza regionale 2023. Collegati al Defr 2023, sono stati approvati un ordine del giorno presentato dal secondo gruppo di opposizione e una mozione del principale partito di maggioranza sul ‘diritto all’oblio oncologico’.

La mozione impegna la giunta ad attivarsi nei confronti del Governo nazionale affinché “venga attivata una norma che garantisca il ‘diritto all’oblio’ per tutti i pazienti oncologici dopo dieci anni dal termine del trattamento e fino a cinque anni dopo la fine del trattamento per i pazienti per i quali la diagnosi è stata formulata prima del diciottesimo anno di età, consentendo ad essi di stipulare contratti e fruire dei servizi al pari degli altri cittadini”.

L’ordine del giorno chiede che la Toscana si faccia promotrice del riconoscimento del ‘diritto all’oblio’ come grande conquista di civiltà e per evitare che coloro che sono guariti da malattie oncologiche subiscano discriminazioni inaccettabili assicurando loro un effettivo ritorno a una vita normale e di qualità.

Respinte anche undici proposte di risoluzione collegate, presentate dal maggior gruppo di opposizione, su azioni regionali finalizzate a calmierare gli aumenti dei costi energetici per le famiglie toscane; sulla strategicità delle Terme di Montecatini, patrimonio Unesco; in merito al piano regionale per la qualità dell’aria; al piano regionale integrato infrastrutture e mobilità; alla politica regionale toscana sui parchi; all’utilizzo e alla valorizzazione delle terre incolte; al problema degli organici sottodimensionati nelle scuole toscane; alla valorizzazione del ruolo socio sanitario dello sport; allo sviluppo socio-economico delle aree insulari della Toscana; alla governance del Sistema sanitario regionale e alla situazione delle Rsa toscane.

Respinti anche altri sette ordini del giorno del secondo gruppo di opposizione collegati, su politiche dedicate alle madri lavoratrici; al risparmio energetico, per l’implementazione dei sistemi di illuminazione pubblica a basso costo e minore impatto ambientale; per l’utilizzo di impianti di ventilazione meccanica in ospedali, scuole e edifici pubblici; sugli ecomusei e per una mobilità sostenibile.

Ad illustrare in aula il Defr 2023 è stato il presidente della commissione affari istituzionali che, dopo aver sottolineato come il testo parta da un’analisi del quadro economico estremamente complesso, ha spiegato che se il Pil nel 2021 si era attestato intorno al 6,6 per cento, nel 2022, diversamente delle previsioni che lo davano quasi al 5 per cento, si è fermato al 2,2 per cento.

Il documento, licenziato dalla prima commissione a maggioranza, si articola in 29 progetti suddivisi in 7 aree, per uno stanziamento complessivo di un miliardo e 664milioni, di cui 743milioni destinati al 2023, 460milioni al 2024 e altrettanti 460milioni al 2025.

Alla prima area, digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema toscano, è destinato il 2 per cento, mentre un decimo delle risorse complessive sarà investito nella seconda area, transizione ecologica, in cui la componente principale, ha spiegato il presidente della Commissione, è quella che comprende ‘assetto idrogeologico, tutela della costa e risorsa idrica’. Il 25 per cento delle risorse, ha continuato, è destinato all’area Infrastrutture per una mobilità sostenibile, parimenti distribuite tra mobilità sostenibile, infrastrutture e logistica. All’area Istruzione ricerca e cultura va il 6 per cento del totale degli stanziamenti, mentre 10 per cento di esse è destinato all’area dell’Inclusione e coesione, di cui la voce più importante è quella riferita alla ‘qualità dell’abitare’. Il 42,6 per cento è riservato all’area Salute. Il documento prevede anche risorse destinate all’area Relazioni interistituzionali e governance del sistema regionale, i cui interventi sono quasi interamente concentrati nella Toscana diffusa, nelle aree interne e nei territori montani.

Il presidente ha inoltre ribadito come sul fronte degli investimenti il bilancio regionale assicuri la prosecuzione dei programmi, anche mediante una politica di indebitamento prudente ma che, allo stesso tempo, garantisca una provvista finanziaria costante nel triennio. Inoltre, ha sottolineato come il quadro della finanza regionale in ambito sanitario abbia tenuto: se nel 2019 la situazione del bilancio regionale era florida, nel 2022, data la pandemia, è stato necessario un importante intervento da parte dello Stato; intervento che non c’è stato nel 2021, tanto che è stata la stessa Regione, nel proprio Bilancio, a far fronte alle maggiori spese in ambito sanitario per arrivare a una posizione che è attualmente in equilibrio.