Abbandono rifiuti, FI propone: “Se ne deve occupare la polizia dell’Unione con le fototrappole”

Il partito azzurro: “L’esperienza di introdurre gli ispettori ambientali in passato è stata del tutto negativa
Forza Italia Fucecchio è intervenuto riguardo al tema del contrasto dell’abbandono dei rifiuti.
“È di questi giorni la notizia di reintrodurre gli ispettori ambientali stabilita con delibera di giunta 59 del 13 marzo, per contrastare l’abbandono dei rifiuti; in analogia a quanto fatto nel primo semestre del 2020”, spiegano.
“Peccato che l’esperienza del 2020 fu nettamente negativa, e non per colpa degli ispettori ambientali, ma a causa dell’inerzia dell’amministrazione che in sei mesi non riuscì a dotarli di libretto per le sanzioni ed a fronte di una spesa di 42500 per il loro servizio (a
carico di tutta la cittadinanza) non vi furono risultati e zero multe”, sottolineano.
“Per contrastare l’abbandono dei rifiuti, abbiamo proposto ormai da un mese speriamo di trattarla al prossimo consiglio, una mozione per introdurre le foto-trappole, (già presentata in commissione sicurezza) da dare in dotazione alla Polizia Unionale, sistemi di rilevazione che hanno prodotto notevoli risultati in molti comuni limitrofi al nostro, senza andare lontano nel tempo è di solo due giorni fa la notizia che la Polizia Unionale (la stessa che abbiamo a Fucecchio) ha condotto una importante operazione contro l’abbandono dei rifiuti nel comune di Montaione sia sulla scorta delle segnalazioni dei cittadini, sia basandosi sulle riprese delle telecamere”.
“Visto il degrado che purtroppo ormai da anni attanaglia il nostro territorio dal centro urbano alle frazioni delle Cerbaie – proseguono -, dove il fenomeno dell’abbandono è marcatamente più visibile, talvolta anche con abbandono di rifiuti pericolosi come l’amianto, ed al quale sembra impossibile porvi rimedio stante la situazione attuale, visto che l’abbandono dei rifiuti è punito per legge con sanzioni fino a 3mila euro e con sanzioni penali per l’abbandono di rifiuti pericolosi, che prevedono l’arresto fino a due anni e sanzioni fino a 26mila euro”.
“Riteniamo che questa azione di contrasto debba essere condotta dalla Polizia Unionale, dotandola di strumenti che costano poche centinaia di euro e che possono sicuramente dare risultati migliori di quelli datai dagli ispettori ambientali; basta buonismi, è l’ora della repressione contro questi crimini ambientali”, concludono.