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Legge sul fine vita, il Collegio di garanzia dello statuto dà il via libera

13 marzo 2025 | 22:15
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Legge sul fine vita, il Collegio di garanzia dello statuto dà il via libera

Soddisfazione della maggioranza che ha votato il provvedimento. Giani: “Uno stimolo e un contributo al paese”

“Non abbiamo mai avuto dubbi. Il sigillo del Collegio di garanzia, all’unanimità, conferma che abbiamo operato nel rispetto dell’articolo 117 della Costituzione. Adesso il presidente Eugenio Giani potrà promulgare la legge e dopo 15 giorni dalla pubblicazione nel Burt diverrà finalmente efficace”. Così il presidente della commissione sanità Enrico Sostegni appena resa nota la decisione del Collegio di garanzia statutaria che ha confermato la conformità della legge sul suicidio medicalmente assistito votata dall’aula lo scorso 11 febbraio.

Sull’eventuale ricorso che il governo potrebbe attivare, e rispondendo alle domande dei cronisti, Sostegni è stato chiaro: “La presidente del Consiglio ha 60 giorni di tempo per decidere di impugnarla davanti alla Corte Costituzionale ma questo non interrompe l’efficacia della norma. Se lo farà, attenderemo l’esito. Se non lo farà di fatto sconfesserà l’opposizione in Consiglio regionale che ha discusso, spesso, senza entrare nel merito delle disposizioni”.

“Sono contento e di questo esito ero sicuro, perché avevamo verificato la legittimità formale di questa legge in tutti i suoi aspetti, a cominciare dal suo essere in armonia con la Costituzione. La legge regionale era ben costruita e mi fa piacere che il Collegio di garanzia abbia confermato questo impianto”. Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, esprime la sua soddisfazione per la pronuncia del Collegio di garanzia statutaria.

“Si tratta di una legge profondamente innovativa e siamo la prima Regione, in Italia, ad aver legiferato su questo tema. Sono convinto – prosegue Giani – che non solo abbiamo dato risposta ad una esigenza della società toscana, ma abbiamo anche offerto un grande stimolo e contributo al paese perché il Parlamento legiferi in tal senso, cosa che noi auspichiamo. Del resto, è proprio perché non c’è una legislazione che ci siamo sentiti in dovere di disciplinare l’esercizio delle competenze della Regione, che gestisce la sanità, rispetto al trattamento medicalmente assistito sul fine vita”.

“Piena soddisfazione per il pronunciamento del Collegio di Garanzia sul ricorso presentato dai partiti della destra contro la legge di iniziativa popolare sul suicidio assistito”, commenta Silvia Noferi, consigliera M5S della Regione Toscana.

“Che non ci fossero gli estremi per dichiarare nulla la legge si sapeva da subito – prosegue  anzi il Collegio avrebbe potuto semplicemente dichiarare inammissibile il ricorso invece ha risposto entrando con dovizia di argomentazioni nel merito dei quesiti. È fallito il maldestro tentativo della destra di riportare indietro le lancette della storia, azzerando una sacrosanta legge che non fa altro che mettere in pratica le disposizioni della Corte Costituzionale in tema di diritti civili. La Toscana si dimostra ancora una volta all’avanguardia in tema di diritti e dignità personale e sono personalmente orgogliosa di aver contribuito con il mio voto all’approvazione della legge”.