Droga, Fantozzi e Torselli (FdI): “Grazie a Fratelli d’Italia la Regione avvierà iniziative per contrastarne il consumo”

Gli esponenti: “Il fenomeno della tossicodipendenza non riguarda solo i giovani ma le persone di tutte le età”
“Il consumo di droga tra la popolazione giovanile è in rialzo. Gli ultimi dati di Espad Italia riferiscono che più di un giovane su 4 (circa 24mila) ha utilizzato una sostanza illegale nel 2022 e che sta crescendo il consumo di crack in modo vertiginoso, e nella nostra Regione più della media nazionale”.
Così il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Vittorio Fantozzi e il capogruppo Francesco Torselli, che affermano: “Il fenomeno della tossicodipendenza non riguarda solo i giovani ma le persone di tutte le età. Nell’ultimo decennio stiamo assistendo all’arrivo di altri tipi di stupefacenti che possiamo definire letali. Si tratta delle cosiddette droghe zombie: oppiacei sintetici molto aggressivi (il Fentanyl è 50 volte più potente dell’eroina)”.
“Questo tipo di sostanze – proseguono – sta uccidendo intere generazioni negli Stati Uniti; in Europa le droghe zombie non hanno ancora preso il sopravvento nel mercato del narcotraffico e, ad oggi, la prima morte in Italia provocata dal Fentanyl risale al 15 agosto 2023.
Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato all’unanimità una mozione a prima firma Fantozzi, su impulso dell’onorevole Alessandro Amorese, e firmata anche dai consiglieri regionali Alessandro Capecchi e Diego Petrucci, per mettere in campo tutti gli anticorpi possibili per contrastare la diffusione di simili sostanze letali”.
“Chiediamo, quindi, alla giunta di attivarsi per mettere in piedi una campagna di informazione, prevenzione e sensibilizzazione riguardo a tutte le droghe, e in particolare alle droghe zombie, in collaborazione con le forze dell’ordine, i servizi educativi e le associazioni di volontariato del territorio; di attivarsi per valutare adeguati interventi dal punto di vista sociale e sanitario riguardo ai fenomeni di tossicodipendenza; e di sostenere il già importante lavoro che svolgono le comunità di recupero” concludono Fantozzi e Torselli.