Baldini: “Danni del maltempo, Giani metta mano al fondo di riserva regionale”

Il consigliere della Lega: "Il governatore smetta di confondere l'emergenza regionale con quella nazionale"

Emergenza maltempo in Toscana, il consigliere regionale della Lega Massimiliano Baldini va alla carica: “Il presidente Giani metta mano al fondo di riserva regionale e alla terza variazione di bilancio.

E’ questo il monito che il consigliere regionale lancia dopo i danni provocati dal nubifragio del 2 novembre scorso.

“Il presidente Giani continua a non capire o a far finta di non capire – sostiene Baldini -. Deve smetterla di prendere in giro i cittadini, le imprese e lo stesso Consiglio Regionale che ieri si è pronunciato all’unanimità su atti assolutamente legittimi e che oggi vedrà la partita proseguire in Prima Commissione, alla quale parteciperà anche il sottoscritto”.

“E’ semplice da capire: la legge regionale 45/2020 prevede all’articolo 24 lo stato di emergenza regionale (non nazionale che è regolata dall’articolo 7 del Dlgs 1/2018, ma regionale) che lui ha firmato e che lui ha previsto di estendere all’intero territorio regionale la quale prevede, al comma 5 lett. c) del medesimo articolo, ‘l’assegnazione dei finanziamenti nei limiti delle risorse disponibili sul bilancio regionale al fine di fronteggiare l’emergenza’. Nel bilancio di previsione 2023 e pluriennale ‪2024-2025‬ risulterebbero disponibili nel fondo di riserva con previsione di cassa, per il 2023, 78.195.554‬,87 euro”.

“Non solo – continua l’esponente del partito di Matteo Salvini – proprio in questi giorni è all’attenzione delle commissioni consiliari, propedeutica all’approfondimento in Consiglio regionale, la terza variazione di bilancio dove il presidente Giani ha previsto una serie di finanziamenti a pioggia decisamente secondari rispetto ai danni che famiglie ed attività hanno subito dall’alluvione e che quindi possono essere, almeno parzialmente, stornati a vantaggio dell’alluvione stessa come la Lega ha chiesto con atto a mia prima firma e che sarà oggetto di discussione proprio oggi in prima commissione. Il presidente Giani deve smetterla di confondere lo stato di emergenza nazionale con quello regionale ed il suo ruolo di commissario per l’emergenza con quello di presidente della Regione ‘per non pagare gabella’ ai toscani ed in particolare agli abitanti delle province di Lucca e Massa Carrara. Lo stato di emergenza nazionale per le predette zone ancora non c’è (ed abbiamo chiesto di vedere la sua richiesta scritta comunicata al Governo per capire in che modo l’ha formulata) ma tutti siamo al lavoro perché venga esteso e filtra ottimismo come lui stesso ha confermato nel suo intervento in Consiglio regionale”.

“Questo non significa che non possa e debba utilizzare i soldi del Bilancio regionale come ieri il Consiglio regionale, all’unanimità (estendendolo anche agli eventi atmosferici collegati del 30 e 31 ottobre), ha chiesto con precisi atti promossi dalla Lega e da tutti quanti in modo bipartisan. Se fosse vero che non ci sono soldi allora – mi chiedo – come Giani potrebbe approvare la terza manovra di Bilancio che sta venendo a illustrare in tutte le commissioni? E aggiungo, se lo stato di emergenza porta la data del 2 novembre è solo perché il 30 è 31 ottobre il presidente della Regione non si è accorto cosa stava già succedendo sul territorio della Toscana. Questa vicenda è davvero molto brutta e dimostra come, nel mentre ritorna l’allerta meteo, il Presidente della Regione non sia in grado e non possa fare il commissario per la ricostruzione”.

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