Da gennaio scattano gli aumenti delle indennità di sindaci e assessori: lo decise il governo Draghi

Per i primi cittadini metropolitani l'incremento è del 100 per cento, per i capoluoghi di provincia ia del 70 per cento

Buone notizie a partire dall’1 gennaio dell’anno prossimo a chi sta pensando di presentare la candidatura a sindaco dei comuni delle regioni a statuto ordinario o la propria disponibilità a svolgere il ruolo di amministratore locale.

Tra pochi mesi infatti scatta l’aumento permanente dello stipendio per i primi cittadini, e di conseguenza a cascata per gli assessori, come deciso dalla legge di bilancio 2022 del governo allora presieduto da Mario Draghi.

Per quanto concerne i sindaci metropolitani da gennaio del prossimo anno è previsto un incremento degli emolumenti pari al 100 per cento dell’attuale che salirà a 13800 euro lordi mensili. Per effetto della stessa legge di bilancio gli stipendi dei sindaci sono cresciuti già nel 2022 e nel 2023. Ma è da gennaio 2024 che gli aumenti arriveranno a regime.

Gli aumenti scatteranno in base al numero di abitanti con un incremento in percentuale al trattamento economico complessivo dei presidenti delle regioni.  Le risorse destinate ad adeguare le indennità di sindaci ed assessori arrivano direttamente dal governo centrale, senza intaccare le casse comunali. Anche le indennità di funzione dei vicesindaci, assessori e presidenti dei consigli comunali saranno adeguate alle indennità di funzione dei corrispondenti sindaci con l’applicazione delle percentuali vigenti.

Queste le tabelle degli incrementi e i nuovi stipendi mensili.