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Campi, ultime schermaglie tra Fabbri e Tagliaferri

25 maggio 2023 | 18:45
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Campi, ultime schermaglie tra Fabbri e Tagliaferri

Il candidato dem: “C’è bisogno di concretezza”. La replica: “Sperimentato il Pd per 10 anni”

Ancora poche ore alla chiusura della campagna elettorale a Campi Bisenzio, ultimi appelli e stoccate a distanza tra il candidato del centrosinistra, Partito Democratico in primis, Leonardo Fabbri e Andrea Tagliaferri, appoggiato da sinistra e Cinque stelle. Al ballottaggio il primo arriva con un vantaggio di nove punti e 1480 voti, il secondo è stata la vera sorpresa, tagliando fuori dal secondo turno i due nomi del centrodestra.

“Voglio costruire insieme ai campigiani la città del futuro, non parlare del passato. E da campigiano agirò seguendo due stelle polari: chiarezza e concretezza. Chiarezza e concretezza significa che non basta gridare no alla nuova pista a Peretola e all’inceneritore: bisogna far valere il nostro no con le altre istituzioni, per questo c’è bisogno di una squadra di governo capace, pronta, non improvvisata”, le parole di Fabbri. “In questi due mesi di campagna ho incontrato moltissimi campigiani e su una cosa siamo tutti d’accordo: basta divisioni e rancori nati anni se non decenni fa. L’unità della nostra comunità è un valore, soprattutto per chi si riconosce nei valori del centrosinistra. La tutela del bene comune dei campigiani e del nostro territorio non può essere indebolita da spaccature personali di cui non si capisce più il senso, se mai ce ne è stato uno”.

“La campagna elettorale ha messo in luce un fatto evidente: c’è chi vuole costruire un futuro per Campi Bisenzio, in nome del bene comune e dello sviluppo della città, e chi invece è mosso dal desiderio di conservare il potere – le dichiarazioni di Tagliaferri – Abbiamo sperimentato il Partito Democratico a Campi per quasi 10 anni. Con il risultato che la città è diventata un dormitorio periferico, ostaggio del volere di Firenze, sconnessa dagli altri comuni della piana e persino sottoposta a commissariamento. È giunto il momento di aprire una nuova stagione, nella quale tutte le forze civiche, associative, politiche e culturali che fino ad oggi sono state tenute ai margini, assumano una centralità fondamentale nel processo decisionale sulla Campi di domani. La partecipazione di cittadini, famiglie e comunità, sarà la bussola che guiderà la nostra rotta per i prossimi 5 anni”.