
Secondo ingresso in pochi mesi: adesso i renziani potranno avere un proprio gruppo
Il Pd a Palazzo Vecchio perde un altro pezzo. Dopo Barbara Felleca, anche Mimma Dardano (in realtà capogruppo della lista Nardella) ha deciso di traslocare a Italia Viva per “proseguire la mia esperienza politica in chiave autenticamente riformista, avendo a fianco alcune delle persone con le quali condivido da sempre grandi affinità politiche”, scrive la presidente della commissione Politiche sociali e sanità. “Ringrazio il sindaco per la fiducia e le occasioni che mi ha concesso. Ovviamente concepisco il mio impegno a sostegno della giunta che amministra la città e cercherò in ogni momento di dare il mio contributo per far sì che Firenze abbia le attenzioni che merita”.
Adesso con due consigliere, i renziani potranno costituire un gruppo consiliare. E magari essere una spina nel fianco della stessa maggioranza, visto che nelle ultime settimane più volte Felleca si è smarcata polemicamente.
Con tanti ringraziamenti al Pd e al sindaco come sottolineano Antonella Bundu e Dmitrji Palagi di Sinistra progetto comune: “Il Pd ha accettato che il presidente del Quartiere 1 cambiasse formazione con doppio incarico (è anche consigliere regionale). Il sindaco ha fatto entrare Italia Viva in Giunta, quando non c’era nessuna figura consiliare di questa formazione nel Salone de’ Dugento. La maggioranza ha eletto una vicepresidente del Consiglio che è passata in Italia Viva e più volte in queste settimane ha preso le distanze dalla maggioranza. Il sindaco ha bruciato (mettendo fuori dalla Giunta) la consigliera con più preferenze del Pd (Del Re) e il consigliere con più preferenze della Lista Nardella (Martini). A noi Palazzo Vecchio continua a sembrare gestito come se ci fosse un monarca che gestisce il ‘suo’ castello”.
Per la Lega invece “Nardella ha perso il polso del consiglio comunale. Firenze non ha bisogno di giochi di potere ma di risposte – attaccano Federico Bussolin e Federico Bonriposi – Avevamo già detto nei giorni scorsi prima con la vittoria della Schlein al congresso PD, poi con la cacciata dalla Giunta di Cecilia Del Re, che gli equilibri interni alla maggioranza di sinistra a Firenze stavano cambiando rapidamente, a fronte di molteplici figure imbarazzanti circa le scelte politiche promosse da Nardella stesso ai danni della città, a cominciare dalla creazione del multificio fino alla spugna gettata sul campo della micro criminalità”.