La polemica a Calci |
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“No alla cittadinanza ai partigiani? Dalla destra una scelta indegna”

21 aprile 2023 | 17:45
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“No alla cittadinanza ai partigiani? Dalla destra una scelta indegna”

L’assessora regionale Nardini: “Ennesimo grave episodio, allarmante clima di revisionismo”

“All’allarmante clima di revisionismo e alle agghiaccianti uscite di La Russa si somma un fatto molto grave che arriva dal nostro territorio, dal Comune di Calci, dove la destra locale, appellandosi a ipocrite e pretestuose questioni regolamentari, ha votato contro alla proposta di conferimento di cittadinanza onoraria ai partigiani”.

È quanto dichiara in una nota Alessanda Nardini, assessora regionale commentando il ‘no’ dell’opposizione in Consiglio comunale alla cittadinanza alla brigata Nevilio Casarosa, che fu attiva sui monti pisani. “È una scelta indegna che manda un preciso e pericolosissimo messaggio politico. Si rassegnino, la Toscana resta antifascista, come abbiamo voluto esplicitare anche nello Statuto della Regione, e rigetta ogni tentativo di revisionismo storico, restando eternamente grata a quante e quanti scelsero la parte giusta, quella della democrazia e della libertà, anche a costo della vita”.

Ma alla vigilia della Liberazione questa non è l’unica polemica. Sull’uscita di La Russa sull’antifascismo non presente in Costituzione, il sindaco di Firenze Dario Nardella prova a tagliare corto: “Il 25 aprile è una data talmente importante che è festa nazionale. Tutto il Paese lo festeggia e rappresenta un impianto di valori che sono alla base della Costituzione italiana, come più volte ha ripetuto il nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella e come sappiamo tutti. Il 25 aprile è una ricorrenza ed un evento troppo importante per essere piegato a polemiche, e per farci perdere tempo a commentare le dichiarazioni del presidente La Russa sull’antifascismo”.

Più duro Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana: “Se non fosse La seconda carica dello Stato si potrebbe affermare che siamo di fronte alla reincarnazione del Galeazzo Musolesi delle Sturmtruppen. Ma appunto è il presidente del Senato che con un ardimentoso sprezzo del ridicolo fa a pezzi la credibilità delle nostre istituzioni, dimostra ancora una volta la sua ignoranza storica e il suo disprezzo per le istituzioni della nostra Repubblica. Continua ad annunciare che il 25 aprile farà una cosa che metterà d’accordo tutti? Immagino e spero che annunci le sue dimissioni da un ruolo istituzionale che occupa in modo indegno”.