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Palazzo Vecchio, nuovo scontro Italia Viva-Pd

20 aprile 2023 | 18:45
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Palazzo Vecchio, nuovo scontro Italia Viva-Pd

Il ‘casus belli’ un comunicato sulla visita dell’ambasciatore israeliano

Nuovo scontro in maggioranza a Palazzo Vecchio, con la vicepresidente del Consiglio Barbara Felleca che attacca il presidente dell’assemblea, Luca Milani, dopo la visita dell’ambasciatore israeliano Alon Bar.

In un comunicato del Consiglio, apparso sul sito del Comune, si parlava di un invito a partecipare a una prossima seduta consiliare, invito sparito da una nuova versione senza che i due vice Felleca (IV) e Cocollini (Gruppo Centro) sapessero niente.

“Come Italia Viva siamo sinceramente imbarazzati dal comportamento del presidente e crediamo che debba essere aperta in modo chiaro e netto una verifica sul ruolo super partes del presidente dell’assemblea elettiva della città di Firenze”. “Quanto accaduto è gravissimo e lede l’onorabilità del Consiglio comunale nonché i rapporti di amicizia tra Firenze e Israele. Il Consiglio comunale non può essere ostaggio di chi si rende disponibile a usare perfino questi mezzi per fini di parte, che niente hanno a che fare con i corretti rapporti istituzionali. Firenze merita di più, molto di più”, ha aggiunto Cocollini, del Gruppo Centro. A dar man forte i consiglieri di centrodestra in coro: “La vicenda del ritiro dell’invito all’ambasciatore di Israele a intervenire in consiglio comunale prefigura un altro vulnus al ruolo super partes del presidente, oltre che ledere l’onorabilità e la credibilità dell’ente. Svolgeremo le nostre valutazioni e i necessari approfondimenti, come gruppi di centrodestra, per capire quali saranno le conseguenze di tali inaccettabili comportamenti”.

Ma la situazione è subito peggiorata, durante la riunione dei capigruppo perché Milani in replica a Felleca avrebbe chiesto una verifica di maggioranza. A darne notizia è la stessa esponente di Italia Viva in una nota durissima: “Il presidente Milani continua a sbagliare, e ci dispiace. Se Milani pensa che sia venuta meno la tenuta della maggioranza, ne deve parlare, come esponente PD, col proprio capogruppo nel gruppo consiliare, non certo da presidente nella riunione che serve a stabilire l’ordine dei lavori del consiglio. Ci pare, e vorremmo sbagliarci, che il post congresso del suo partito abbia dato alla testa a Milani. Lo invitiamo a riflettere e, se ha commesso degli errori, ad ammetterlo serenamente. Errare è umano, perseverare è diabolico”.