Nardella: “Sullo Scudo verde a pagamento decideranno i sindaci”

Legambiente contesta i tempi troppo lunghi, Cna soddisfatta
La seconda fase dello Scudo verde coi pedaggi, partirà solo quando sarà raggiunto un livello adeguato di infrastrutture di traporto pubblico. E solo allora, eventualmente, sarà pagato un pedaggio. L’ha ribadito oggi il sindaco di Firenze Dario Nardella che si è dichiarato soddisfatto per l’incontro di ieri con i primi cittadini della Città Metropolitana.
“I punti fermi sullo Scudo verde sono chiari. Si attiverà in tutta la fase iniziale per l’analisi dei flussi di traffico inquinanti, per verificare anche l’ingresso dei bus turistici. La seconda fase sarà decisa di comune accordo con i sindaci e partirà solo quando si raggiungerà il livello adeguato di infrastrutture di traporto pubblico. Solo allora i sindaci stabiliranno l’eventuale pagamento col congestion charge. Lo Scudo verde servirà anche a bloccare le auto che per legge anche adesso non possono viaggiare. Ogni giorno entrano in città 270 mila veicoli, saremo la città che avrà la prima mappatura quotidiana del traffico e dell’inquinamento”. Nardella ha anche ipotizzato di attivarlo quando saranno entrate in vigore le nuove linee tramviarie, in particolare quella per Bagno a Ripoli come aveva richiesto anche il sindaco Casini.
Sui tempi però non ci sta Legambiente Firenze: “Non si può aspettare di completare la rete dei trasporti pubblici per iniziare ad attuare gradualmente politiche di road pricing (pagamento del pedaggio) come quelle già in essere in diverse città europee. Occorre partire al più presto attuando concretamente divieti sulla circolazione di veicoli da euro 0 a euro 3, che sono in parte già in vigore – dice il presidente Leonardo Cecchi – Ricordo che siamo sotto procedura d’infrazione comunitaria per la qualità dell’aria e se i comuni dell’hinterland hanno davvero a cuore la salute della cittadinanza è necessario che attuino nei propri territori politiche analoghe di limitazione del traffico più inquinante e sviluppo della mobilità sostenibile. Serve un’azione congiunta dei comuni invece di limitarsi a richiedere l’ennesimo rinvio sullo scudo verde”.
Diametralmente opposto il giudizio di Cna Firenze: “Il vertice di ieri ha accolto quanto richiediamo da tempo: la necessità di predisporre in anticipo tutte le opere e i servizi accessori strettamente necessari al suo utile funzionamento, come parcheggi scambiatori adeguati, colonnine di ricarica ben distribuite e di vario tipo, un trasporto pubblico come si deve e non inquinante, l’assenza di pedaggi in ingresso”, dichiara il presidente Giacomo Cioni. “Adesso si usi lo stesso buonsenso sullo stop agli Euro 5”.