Prato azzera l’Imu per cinema, teatri e sale concerti

Il Comune rinuncia alla propria quota. Aumenta invece la Tari sia per le famiglie che per le aziende
Il Comune di Prato ha deciso l’esenzione per il 2023 per la parte di Imu propria competenza a carico di gestori di cinema, teatri, sale per concerti e spettacoli, che saranno tenuti al pagamento della sola quota spettante allo Stato, pari allo 0,76% anziché 1,06%.
Questo è quanto prevede il bilancio di previsione 2023 che sarà discusso nella seduta del Consiglio comunale di giovedì prossimo: le aliquote Imu ed Irpef applicate dal Comune continuano a rimanere invariate, con la conferma della detrazione Imu di 200 euro per l’abitazione principale a cui si aggiunge, appunto, l’esenzione per quei soggetti a cui il pagamento dell’Imu era stata sospeso dalla normativa nazionale a causa del Covid fino al 2022. “Si tratta comunque di un risultato importante viste anche le incertezze sulle entrate date dall’assenza dei dati definitivi su Fondo di solidarietà comunale che eroga lo Stato ai Comuni”, spiega l’assessora al Bilancio Benedetta Squittieri. Oltre alla detrazione per l’abitazione principale vengono confermate anche le detrazioni per l’installazione di telecamere da parte dei soggetti autorizzati dal Decreto Minniti nella misura di 80 euro a telecamera.
Notizie meno buone invece per la Tari: le tariffe vedranno un aumento dal 4 al 7% per le aziende e del 3% per le famiglie, incremento determinato dai maggiori costi del Piano economico e finanziario per la raccolta dei rifiuti, passato da 45 a 48 milioni.