Rifiuti, Prato chiede un piano degli impianti

Biffoni: “Siamo in ritardo, basta temporeggiare”

“Ineluttabile come il mutare delle stagioni, a ogni invio delle bollette Tari riparte la discussione sui costi e conseguentemente sugli impianti, o meglio, sull’assenza di impianti per lo smaltimento rifiuti. È da anni che denuncio la necessità di nuovi impianti, senza il ciclo dei rifiuti va in affanno e i costi alle stelle”. A dirlo, invitando la politica a non perdere più tempo, è il sindaco di Prato Matteo Biffoni.

“Non mi voglio permettere di dettare l’agenda di nessuno e tanto meno del Consiglio Regionale, ma davvero è urgente farlo divenire realtà, senza ulteriori ritardi”, sottolinea numeri alla mano. “Parto da un dato: la mia città, Prato, ha raggiunto oltre il 74% di raccolta differenziata. Porta a porta in tutta la città. Siamo impegnati nelle politiche di riuso e riciclo,  l’economia circolare è nel nostro dna, siamo pronti a realizzare l’hub del tessile. In ogni ambito lavoriamo al massimo per aumentare la quota di riciclo e recupero. Ma sappiamo bene che questo non basta. Se non ci dotiamo di impianti di smaltimento, perché resterà sempre una quota di rifiuti che non può essere riutilizzata, resteremo sempre esposti ai rischi che comporta l’assenza di indipendenza, a partire dalla variabile costi”.

Biffoni lancia un ulteriore appello alla Regione e alla politica in generale: “Siamo in grande ritardo, abbiamo perso tempo prezioso ma adesso bisogna fare presto e bene e portare a compimento il piano dei rifiuti su cui la Regione ha lavorato e a cui va la nostra fiducia. La politica non può più traccheggiare”.