Lo spaccio alle Cerbaie “non è di destra né di sinistra. Dov’era il senatore Parrini?”

Testai e Ramello: “Vorrebbero che gli altri facessero in tre giorni quello che loro non sono riusciti a fare in 10 anni”
“Ringraziamo il senatore Dario Parrini per l’interessamento dimostrato con un’interrogazione parlamentare per contrastare il fenomeno dello spaccio nelle Cerbaie”. Ma a Simone Testai e Sabrina Ramello resta una curiosità: “Ci chiediamo però dove fosse il senatore del Pd prima dell’ottobre dello scorso anno, quando il fenomeno dello spaccio era presente e già molto diffuso e al governo c’era il suo partito, che Parrini si è ben guardato dal chiamare in causa”.
Per i consiglieri comunali di Forza Italia a Fucecchio, “La questione non è né di destra né di sinistra. Noi confidiamo che questo governo, pur con le comprensibili difficoltà, continui a fare quello che ha fatto fino ad oggi ed anche meglio, cosa che il governo precedente non si è neppure sognato di fare. Per questo, abbiamo informato la parlamentare Erica Mazzetti che ha già seguito e segue, soprattutto grazie all’VIII commissione ambiente, i problemi del nostro territorio, anche quelli più spinosi”.
“Il nostro gruppo – ricordano Testai e Ramello – è stato il primo nel 2014 a portare la questione in consiglio comunale invitandolo, tra le risate dei consiglieri Pd, ad aderire all’operazione strade sicure varata nel 2007 dal governo Berlusconi. Ci preme sottolineare che la sicurezza alle Cerbaie non è di destra né di sinistra e, per questo, che il sindaco non può semplicemente lavarsene le mani come Ponzio Pilato perché è cambiato il governo. L’impegno del consiglio comunale a chiedere strade sicure, l’ha ricevuto, ma ad oggi a circa 5 mesi da quell’impegno si è attivato nelle sedi competenti per chiederlo? Il problema della sicurezza alle Cerbaie resta e dobbiamo continuare a lavorare per realizzare gli impegni sottoscritti in delibera da tutti i consiglieri, senza nascondersi dietro il fatto che è cambiato il governo.
Per tanti anni il Pd locale ha continuato a dire che il problema non esisteva mentre quello nazionale lo ignorava. Adesso hanno fatto come Biancaneve: con il cambio di governo si sono svegliati e vorrebbero che gli altri facessero in tre giorni quello che loro non sono riusciti a fare in 10 anni”.