Venti di guerra in Ucraina, il ministro Di Maio: “2mila italiani invitati a rientrare”

L’ambasciata a Kiev resta operativa, ma il personale non essenziale rientra
Venti di guerra in Ucraina. Tanto che il ministro degli esteri Luigi Di Maio, dopo una riunione avvenuta ieri (12 febbraio) nel pomeriggio alla Farnesina ha deciso di invitare gli italiani, circa 2mila, a rientrare in Italia.
“Abbiamo deciso di invitare, in via precauzionale, tutti i cittadini italiani presenti in Ucraina a rientrare nel nostro Paese con mezzi commerciali e a posticipare tutti i viaggi verso l’Ucraina” – ha spiegato Di Maio- Un’altra decisione che abbiamo preso è quella di far rientrare tutto il personale non essenziale della nostra sede diplomatica a Kiev. La nostra Ambasciata resta, però, pienamente operativa”.
“In questi giorni ho avuto colloqui con i miei omologhi europei e con il ministro degli Esteri russo Lavrov – ha aggiunto -. Lavoriamo tutti per evitare una escalation nella crisi ucraina. L’unità di crisi del ministero degli affari esteri e della cooperazione Internazionale in queste settimane ha svolto una missione di ricognizione per comprendere appieno la situazione sul campo”.
“L’Italia riconosce pienamente l’integrità territoriale dell’Ucraina – ha concluso – ed è impegnata in stretto raccordo con gli alleati Nato e UE nella definizione di una posizione di fermezza e – al contempo – nel perseguimento di una soluzione diplomatica della crisi attraverso il mantenimento di canali di dialogo con Mosca, nell’auspicio che arrivino segnali concreti di de-escalation”.
Intanto il Santo Padre fa appello alla pace: “Le notizie che giungono dall’Ucraina sono molto preoccupanti. Affido all’intercessione della Vergine Maria e alla coscienza dei responsabili politici ogni sforzo per la pace”- ha detto papa Francesco all’Angelus -. Preghiamo in silenzio”.