Massarosa, consigliera Fdi si rifiuta di leggere il nome di un deportato a Auschwitz

Lei replica: “Ho passato la parola solo perché ero appena arrivata e non avevo idea di cosa si stesse parlando”
Un silenzio che ha un peso diverso da quello che si è abituati a fare per il Giorno della memoria. Durante il consiglio comunale di Massarosa del 31 gennaio apertosi con il ricordo della Shoah la consigliera di Fratelli d’Italia Michela dell’Innocenti si è rifiutata di leggere uno dei nomi dei deportati a Auschwitz, così come era stato concordato in conferenza dai capigruppo. Dopo la proiezione del video preparato dalla sezione locali di Anpi sulle leggi razziali fasciste e sul campo di concentramento di Bagni di Lucca, infatti, uno a uno i consiglieri comunali si sarebbero dovuti alzare per leggere i nomi delle vittime della deportazione ma la consigliera Fdi avrebbe preferito rimanere seduta in silenzio.
A denunciare l’accaduto sono i consiglieri della lista civica Per Massarosa Pietro Bertolaccini e Marzia Lucchesi insieme al commissario provinciale Lega Lucca Riccardo Cavirani, che subito hanno preso le distanze insieme a Giordano Ballini, segretario provinciale di Azione.
“Siamo esterrefatti. Noi stessi non abbiamo parole per definire quello a cui abbiamo assistito. Spero che tutti i partiti prendano le distanze da questo fatto increscioso, che ha infangato la memoria dei nostri concittadini oltre che la nostra storia repubblicana – commentano da Per Massarosa -. Non si tratta di appartenenza politica perché quanto è successo significa ignorare, o meglio disprezzare, la storia e i valori sui quali si fonda la nostra democrazia. Dalla consigliera non ci aspettiamo né scuse né spiegazioni. Quello che ci auguriamo è l’immediata espulsione di Fratelli d’Italia della consigliera Dell’Innocenti. A leggere il nome che l’esponente di Fdi si è rifiutata di leggere è stato il consigliere Bertolaccini. Una vergogna assoluta tutto ha un limite: io mi rifiuto di sedere negli stessi banchi dove siede un simile personaggio. Non è degna di sedere sui banchi di un consiglio comunale”.
“Sono sconcertato da quanto accaduto in consiglio comunale a Massarosa – aggiunge Cavirani -. Mi auguro che gli amici di Fratelli d’Italia prendano le distanze da questo atteggiamento che condanno senza se e senza ma. L’antisemitismo serpeggia costantemente nella nostra società e soprattutto chi è nelle istituzioni, anche locali, dovrebbe essere in prima linea per contrastarlo. Episodi come questo rischiano di prestare il fianco a chi continua a fomentare odio e violenza. Per me questi non sono certo i valori del centrodestra che siamo chiamati a rappresentare. Sia all’interno del mio partito che fuori non mi sento di poter condividere niente con chi, a pochi giorni dalla Giornata della Memoria, si rifiuta con disprezzo di onorare la memoria di donne, bambini e uomini innocenti, massacrati solo perché ebrei”.
“Profondamente rattristato dal fatto grave accaduto in consiglio comunale a Massarosa da parte del consigliere Michela dell’Innocenti di Fratelli d’Italia durante la commemorazione delle vittime dell’Olocausto che dal campo di prigionia di Bagni di Lucca sono state deportate ad Auschwitz – commenta Giordano Ballini -. La consigliera di Fratelli d’Italia si è rifiutata di leggere, a differenza di tutti i suoi colleghi come stabilito nell’organizzazione della cerimonia, il nome dei deportati. Il fatto che l’antisemitismo e la negazione della storia siano ancora presenti anche in coloro che fanno parte delle istituzioni è veramente preoccupante certe prese di posizione consolidano ancor più la nostra convinzione che non potremmo mai dialogare con coloro che la pensano a questo modo. Alcuni li definiscono erroneamente nostalgici ma la nostalgia è un sentimento che si prova per i fatti belli e nobili del passato di ognuno di noi. Non si può avere nostalgia di una tragedia che ha colpito l’umanità e alcuni dei nostri cari. Esprimendo la solidarietà da parte degli iscritti di Azione al consiglio comunale di Massarosa, Chiedo a Fratelli d’Italia di prendere le distanze da questo fatto e dalla persona che lo ha compiuto“.
Forte la condanna anche dal presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo. “Rifiutarsi di leggere i nomi dei deportati significa non riconoscere l’orrore. Nessuno ha il diritto di negare o sottovalutare il peggior crimine della storia dell’umanità. Men che meno un rappresentante delle istituzioni” – prosegue -. L’atteggiamento della consigliera, la nonchalance con cui ha dichiarato di procedere oltre a dimostrazione che la lettura non le interessava minimamente o, peggio, quasi la infastidiva, è semplicemente inaccettabile, vergognoso e molto pericoloso. È un atto che condanno senza se e senza ma, perché di fronte a certi fatti e gesti simbolici non ci si può prestare ad atteggiamenti irrispettosi nei confronti delle vittime. Il Giorno della Memoria deve essere rispettato ed essere al centro delle attenzioni delle istituzioni. E per questo stigmatizzo qualsiasi tipo di gesto, espressione e atto che tenti di cancellare o sminuire la più grande tragedia dell’umanità”.
“Abbiamo appena assistito a due aggressioni antisemite – dichiara ancora il presidente, riferendosi ai fatti dei giorni scorsi di Campiglia Marittima e Firenze -. La memoria non va mai banalizzata e svilita. Mai negata e resa sterile. Lo dobbiamo a ciascuna vittima. Sta a noi tutti, cittadine e cittadini, figure istituzionali in primis, difendere la democrazia, ricordare ciò che è stato per evitare e riconoscere e combattere ogni distorsione della Shoah”.
Ma la consigliera Dell’Innocenti non ci sta e replica: “Mi si può accusare di tante cose, ma sicuramente non sono antisemita – spiega sui social -. Avevo avvisato il presidente del consiglio comunale alla riunione dei capogruppo che a causa di problemi personali sarei arrivata in ritardo al consiglio comunale. E di questo mi scuso, ma l’iniziativa non era stata in alcun modo programmata e concordata. Ho passato la parola solo perché ero appena arrivata e non avevo idea di cosa si stesse parlando: stanno montando una polemica che non esiste. Io non ho certamente alcun problema a condannare l’orrore delle leggi razziali e a celebrare la Giornata della Memoria. La sinistra invece continua a strumentalizzare questi eventi e a non voler avere un ricordo sereno e condiviso dei drammi del novecento. Veramente una vergogna”.