Rave party ad Arezzo, Fratelli d’Italia: “Scuola e famiglia contro lo sballo”

Senesi: “I figli hanno sempre più bisogno di essere seguiti e accompagnati dal padre e dalla madre, nel loro percorso di vita”
“La città di Arezzo e l’intera regione sono rimaste sgomente di fronte al Rave Party e ai fatti avvenuti nella località di Poti l’ultimo giorno del 2021″.
Ad intervenire sul festa abusiva è Michela Senesi, del dipartimento istruzione di Fratelli d’Italia della regione e della provincia aretina
“Tornano nuovamente alla ribalta l’abuso di droghe e alcol che costituiscono una emergenza gravissima per i nostri giovani. Oltre che ai rave parties, spesso assistiamo preoccupati anche allo spaccio di droga fuori e dentro le scuole secondarie –sottolinea Senesi- La dipendenza da alcol e droghe, fra i giovani, purtroppo, è sempre più diffusa. A causa della pandemia, viviamo in uno stato emergenziale e, chi ne sta pagando maggiormente il prezzo, sono proprio i nostri ragazzi, ma i rave parties non possono ascriversi esclusivamente a tale pandemia. Ovviamente, su questa tematica, la sicurezza ha un ruolo preponderante e la zona dove si è svolto il Rave Party con le strade di accesso a Poti, sono state presidiate da polizia, carabinieri e guardia di finanza, con un intervento tempestivo delle forze dell’ordine, sebbene serva maggior prevenzione di tali accadimenti”.
“Emerge fortemente anche il ruolo della scuola, che ha sempre meno mezzi e più intralci, a causa della Pandemia, per poter portare avanti una didattica di qualità e interventi educativi che siano di aiuto al progetto di vita dei nostri giovani. E poi c’è la famiglia che, Fratelli d’Italia cerca di tutelare da sempre. In questo periodo storico è molto difficile svolgere il ruolo di genitore, mentre i figli hanno sempre più bisogno di essere seguiti e accompagnati dal padre e dalla madre, nel loro percorso di vita. Come dipartimento regionale toscano scuola e istruzione abbiamo ricevuto tante manifestazioni di preoccupazione da parte di dirigenti scolastici, Insegnanti e genitori contro la cultura dello sballo e auspichiamo che il governo nazionale e regionale, le amministrazioni provinciali e comunali intervengano sulle Scuole Primarie e Secondarie con Progetti Formativi, mirati all’informazione e alla prevenzione dell’uso di droghe e sull’abuso degli alcolici. Serve un intervento massiccio per sottrarre i giovani al nulla educativo della cultura dello sballo e non la droga leggera legalizzata”.