Operai aggrediti durante la protesta, Ferrara (M5S): “La magistratura intervenga subito con decisione per porre fine a questa intollerabile situazione”

Il senatore pentastellato: “ll distretto tessile di Prato sta diventando una zona franca dove non valgono le leggi italiane”
“E’ assolutamente intollerabile la brutale violenza da parte di picchiatori cinesi armati di mazze e bastoni contro gli operai pachistani in sciopero a Prato, che protestavano contro le condizioni di sfruttamento all’interno dell’azienda tessile Dreamland a conduzione cinese”.
E’ il commento del sanatore pentastellato Gianluca Ferrara.
“Cinque operai, picchiati ferocemente, sono finiti in ospedale. Due hanno perso conoscenza. A detta di un sindacalista toscano testimone dei fatti – prosegue il parlamentare – gli agenti della Digos presenti hanno filmato i fatti senza intervenire, lasciando che gli assalitori se ne andassero indisturbati. Pochi mesi fa una simile aggressione è avvenuta a Prato contro lavoratori pachistani della Texprin in presidio di fronte all’azienda a guida cinese. Il distretto tessile di Prato sta diventando una zona franca dove non valgono le leggi italiane a tutela della sicurezza, della dignità e dei diritti dei lavoratori, a partire da quello di sciopero sancito dalla Costituzione italiana e questo è inaccettabile. In passato ho già avuto modo di discutere la situazione con il prefetto di Prato nel corso di un incontro con il presidente dell’Antimafia Nicola Morra. I controlli e le sanzioni non bastano più. La magistratura intervenga subito con decisione per porre fine a questa intollerabile situazione”.