Petrucci (FdI): “La Regione Toscana trovi soluzioni per garantire pediatri nelle zone montane”

Il consigliere: “I presidi ospedalieri periferici sono essenziali”
“La Regione Toscana deve attivarsi urgentemente affinché si trovino al più presto soluzioni per garantire la presenza costante dei pediatri nei presidi ospedalieri periferici e montani”.
Lo chiede il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci
“La Regione – spiega – preveda incentivi economici a favore dei pediatri che decidono di svolgere la professione nelle aree marginali della regione. Nell’immediato, si potrebbe anche valutare la possibilità di istituire unità speciali di intervento, sul modello Usca, ovvero un team composto da medico e infermiere per ovviare a situazioni emergenziali come quella creatasi sulla montagna pistoiese”.
“I presidi ospedalieri periferici – aggiunge – sono essenziali nei territori di riferimento ed è fondamentale che continuino a soddisfare i bisogni assistenziali della comunità, garantendo l’adeguatezza delle cure e degli interventi”.
“Il coinvolgimento dei pediatri, anche in questa fase emergenziale, è risultato fondamentale per il potenziamento delle attività di indagine epidemiologica, di accertamento diagnostico, di tracciamento dei contatti -ricorda Petrucci- Il trasferimento presso l’ospedale di Pistoia del pediatra dei Comuni di San Marcello Piteglio e Abetone Cutigliano e il mantenimento per sei mesi dell’attività di consulenza pediatrica ambulatoriale per un solo giorno a settimana, sta creando grossi disagi per decine di famiglie e bambini. Sono costretti a spostarsi dalla montagna a Pistoia per ricevere delle cure, affrontando un viaggio lungo e stancante, in condizioni di malattia o sintomi. L’Asl, rispondendo ad una mia interrogazione, ha comunicato che non riesce a trovare pediatri di famiglia per garantire il servizio ambulatoriale dei Comuni di San Marcello Piteglio e Abetone Cutigliano”.
“La mancanza di un medico pediatra in pianta stabile – conclude – non consente di garantire un’assistenza medica, genera sulle popolazioni residenti sofferenze, sino a diventare una delle cause dello spopolamento delle zone interne”