Codice appalti, Uil: “La liberalizzazione del subappalto mette a rischio qualità del lavoro e sicurezza”

Il sindacato: “La semplificazione non è sinonimo di deregolamentazione”
“La liberalizzazione del subappalto mette a rischio qualità del lavoro e sicurezza”. Così la segretaria generale Uil Toscana Annalisa Nocentini e il segretario generale FenealUil Toscana Roberto Colangelo commentano il codice appalti.
“In questa settimana di mobilitazione contro le morti sul lavoro che ha coinvolto tutto il territorio nazionale, non possiamo che ribadire il ‘No’ deciso e netto alla liberalizzazione del subappalto e al massimo ribasso. La semplificazione non è sinonimo di deregolamentazione, soprattutto quando va a colpire la legalità e la qualità del lavoro – proseguono i sindacalisti -. Quando si parla di qualità del lavoro, va intesa come sicurezza, prevenzione e certezza salariale. Per questo stupiscono le parole del sindaco di Firenze Nardella che chiede, sostanzialmente, una semplificazione per gestire al partita del Recovery Plan. Noi siamo convinti che rigenerazione e riqualificazione urbana, innovazione, mobilità sostenibile e contrasto ai morti sul lavoro sono temi da discutere”.
“La direzione presa dal decreto semplificazioni prevede il massimo ribasso generalizzato e liberalizzazione dei sub appalti, che dal nostro punto di vista significa tornare ai peggiori anni ‘50, alla giungla nei cantieri, all’apertura agli illeciti e al cottimo. Si riducono le tutele e le procedure poste oggi a garanzia della legalità e della trasparenza. Noi chiediamo invece più controlli, più prevenzione e formazione, rafforzamento delle sanzioni, incremento degli organici ispettivi, attuazione della patente a punti, applicazione del contratto edile. Se il futuro è questo, liberalizzazione del subappalto e al massimo ribasso solo perché l’Italia è sotto procedura di infrazione – concludono FenealUil e Uil – risponderemo con la mobilitazione immediata, assemblee permanenti in tutti i luoghi di lavoro, iniziative articolate fino allo sciopero generale dell’intera categoria. Bisogna vincere questa battaglia di civiltà, siamo sempre stati impegnati a proporre semplificazioni e miglioramenti amministrativi e tecnici, perché siamo i primi interessati a creare buona e stabile occupazione, a qualificare imprese e settore”.