In commissione cultura e sviluppo focus su imprenditoria e cinema: “Legge sull’audiovisivo, avviare l’iter”

Avviare l’iter legislativo per arrivare ad un testo di legge sull’audiovisivo che tenga insieme cultura, lavoro, imprese, turismo, digitalizzazione, produzioni e nuove frontiere tecnologiche affinché la cultura diventi economia.
Questa la proposta che è emersa, questa mattina (20 maggio), dalle commissioni congiunte cultura, presieduta da Cristina Giachi (Pd), e sviluppo economico, con presidente Ilaria Bugetti (Pd), dove si sono tenute le audizioni dei rappresentanti delle associazioni di categoria nei settori dell’esercizio cinematografico.
Ad aprire la seduta la presidente Giachi.
“Un primo passo sarà quello di inserire nel programma regionale di sviluppo il distretto dell’audiovisivo come settore di investimento e monitorare la partita dei fondi strutturali e delle loro dislocazione per quanto ci concerne – ha detto Giachi, ricordando che nel sistema complesso degli aiuti ogni territorio ha fatto i conti con il proprio bilancio e che adesso ci sono risorse in arrivo a livello europeo -. Ci interessa avviare un percorso congiunto con audizioni con tutti i soggetti coinvolti, in vista di una proposta di legge consiliare”, ha aggiunto.
Dai rappresentanti delle associazioni di categoria nei settori dell’esercizio cinematografico la richiesta di un impegno preciso della Regione, quella di supporto e sostegno. Della trasformazione digitale con contenuti audiovisivi su nuovi canali e di un mercato del cinema con modalità nuove di fare impresa ha parlato il produttore cinematografico Emanuele Nespeca. Di una Toscana privilegiata perché conosciuta in tutto il mondo per la sua bellezza e dove si girano tra le 150 e le 200 produzioni, ha parlato Stefania Ippoliti di Film commission Toscana. Mario Lorini presidente nazionale dell’esercizio cinematografico ha parlato di una Toscana, fanalino di coda senza sostegno per le sale cinematografiche. Alcuni dati da Fabrizio Larini di Anec (associazione nazionale esercenti cinema): 120 le strutture cinematografiche, 280 gli schermi e sono coinvolte 1500 famiglie che lavorano nel settore. “In Toscana – ha precistato- abbiamo perso 44 milioni di incassi e nel 2020, 6 milioni di spettatori”. Vito Rosso presidente di Acec (associazione cattolica esercenti cinema) Toscana ha parlato dell’importante funzione dei circoli di cultura cinematografica, 600 in Italia e 16 in Toscana, presenti anche laddove il cinema non arriva.
“Cercheremo di recuperare il gap della Toscana in questo settore – ha detto Luciana Bartolini (Lega) – con un tavolo che metta insieme le due commissioni sviluppo economico e cultura”. Bartolini ha anche sottolineato “l’importante funzione della formazione in questo settore per creare percorsi adeguati per le nuove professioni”. Elena Rosignoli (Pd) ha detto che “occorre mettere in campo azioni che diano un sostegno concreto anche per esempio, per contribuire all’accoglienza nelle zone dove si stanno girando film”. Gabriele Veneri (FdI) ha ribadito: “Una volta superato il momento di urgenza che richiede fondi da destinare per rimediare ai danni causati dalla pandemia, potremo pensare al futuro di un’impresa che può creare posti di lavoro, essere un veicolo di cultura e di promozione del territorio”.
A chiudere l’incontro è stata la presidente Bugetti (Pd), che ha ribadito la necessità di avviare al più presto l’iter legislativo per arrivare ad un testo di legge sull’audiovisivo che tenga insieme cultura e turismo con la parte economica, d’impresa. Anche Bugetti è tornata sul tema dei fondi: “Nel prossimo settennato, con i nuovi fondi strutturali, avremmo l’arduo compito di contrattare e valorizzare la cultura con una percentuale più alta di quanto sia stato fatto in precedenza”. “Occorrono atti – ha concluso – affinché la cultura diventi economia, come la legge sulle start up oppure l’art bonus, che ha prodotto in Toscana oltre 2milioni di aiuti alla cultura”.