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Fratoianni (Sinistra Italiana) alla Gsk di Rosia: “Qui possibile realizzare 100mila fiale al giorno”

3 maggio 2021 | 18:44
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Fratoianni (Sinistra Italiana) alla Gsk di Rosia: “Qui possibile realizzare 100mila fiale al giorno”

Il segretario del partito davanti sito produttivo che “nel giro di 8 mesi – dice – sarebbe in grado di convertire la propria capacità produttiva”

“Questa azienda, la Gsk di Siena davanti alla quale ci troviamo insieme ai rappresentanti sindacali dei lavoratori, è la principale industria italiana per la produzione di vaccini. Io ho già presentato un mese fa un’interrogazione parlamentare al governo, finora senza risposta, per chiedere perché non si è intervenuto con decisione per rilanciare la capacità produttiva nazionale di questo sito produttivo, che attualmente si trova al di fuori del mercato”. Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni in un incontro davanti ai cancelli dello stabilimento della Gsk a Rosia in provincia di Siena.

“Eppure è chiaro – prosegue il leader di Sinistra Italiana – che il vaccino è il fronte decisivo della battaglia che stiamo combattendo: dei vaccini abbiamo bisogno oggi in questa fase di emergenza, ma dei vaccini avremo bisogno anche nei prossimi mesi se non anni. Noi siamo un paese che finora ha dovuto fare i conti con il taglio delle forniture promesse di vaccino. E con un piano vaccinale che ha faticato ad andare avanti.”

“Questa azienda – insiste Fratoianni – sarebbe in grado, nel giro di due mesi, di intervenire nelle operazioni di infialamento con 100mila monodosi al giorno (se poi parliamo di pentadosi capite bene l’entità dell’operazione). Questo è un sito produttivo che nel giro di 8 mesi sarebbe in grado di convertire la propria capacità produttiva, perché è in possesso di bioreattori, ed è in grado di costruire l’intera filiera di produzione del vaccino anticovid. E questo significherebbe anche in un momento particolarmente difficile per l’economia rilanciare anche dal punto di vista occupazionale questa sfida. Bisogna anche sapere che qui siamo di fronte alla contrazione occupazionale e alla precarizzazione del lavoro. È un incredibile doppio paradosso: mancano i vaccini, e dove si potrebbero produrre in grande quantità si taglia l’occupazione”.

“È chiaro che se ci fosse un salto di qualità su questo fronte, questo polo produttivo sarebbe in grado in dare al nostro paese nel giro di poco tempo una sostanziale autonomia nazionale sul piano della produzione vaccinale. Il governo nelle settimane scorse aveva annunciato delle iniziative sulla produzione in Italia, che si parta allora da qui. C’è la possibilità in tempi ragionevoli di intraprendere una strada nuova e diversa sulla produzione vaccinale. Io trovo francamente incomprensibile perché questo non avvenga. Sono qui oggi davanti a questo stabilimento per fare appello alle istituzioni, agli enti locali, al governo perché da tutti coloro che hanno competenza e ruolo su questo fronte, finora silenziosi, ci sia un investimento centrale e un impegno concreto. Da parte nostra continueremo ad insistere affinché questo avvenga.”