Vittorio Fantozzi (FdI): “Solo con il lavoro è davvero il 1 maggio”

Il consigliere regionale: “Oltre ai contagi ci sono altri numeri che dovrebbero preoccupare e sono quelli dei posti di lavoro persi”
“Solo con il lavoro è davvero il 1 maggio”. Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi
“Oltre ai contagi ci sono altri numeri che dovrebbero preoccupare e sono quelli dei posti di lavoro persi, delle attività economiche che hanno chiuso. Non possiamo parlare di festa senza il lavoro, senza il lavoro c’è rabbia e preoccupazione. Il lavoro è la cura – dichiara Fantozzi, che è anche vicepresidente della commissione sviluppo economico -. Imprenditori e lavoratori chiedono di poter lavorare con regole certe e sicurezza.Quindi, meno restrizioni come il coprifuoco e più ristori, soprattutto ristori veri. Ricevo centinaia di segnalazioni da artigiani, commercianti, esercenti, ambulanti, piccoli imprenditori, sicuramente preoccupati per non poter avere più un profitto ma ancora di più terrorizzati dall’idea di dover licenziare dei dipendenti e di immaginare le conseguenze sulle loro vite. Se chiude un’azienda, per quanto piccola possa essere, non viene meno solo un pezzo di impresa, di valore del lavoro, ma viene meno la possibilità di guadagnare per tanti dipendenti”
“Come si riparte? – conclude – Bisogna assicurare dinamismo imprenditoriale e protezione sociale, tutelare la produzione italiana, favorire il recupero di antichi mestieri anche per ripopolare i borghi antichi o le aree interne, fare emergere il lavoro nero, dare dignità ai tanti lavoratori anonimi di cui lo Stato ha scoperto l’esistenza soltanto oggi”