“Smantelliamo il sistema politico mafioso in Toscana”: il Pci aderisce al presidio a Santa Croce sull’Arno

Il segretario Marco Barzanti: “La ‘ndrangheta ha messo le mani anche sullo smaltimento di rifiuti. L’inchiesta ha fatto finire nella rete nomi di primo piano”
“Smantelliamo il sistema politico mafioso in Toscana”. Il partito comunista italiano aderisce al presidio in programma domani (19 aprile) a Santa Croce sull’Arno.

“La ‘ndrangheta ha messo le mani anche sullo smaltimento di rifiuti in Toscana – spiega Marco Barzanti, sgretario regionale del Pci della Toscana che alla scorsa tornata elettorale si era candidato alla presidenza della Regione – L’inchiesta sui reati ambientali e gli sversamenti degli scarti del comparto conciario di Santa Croce Sull’Arno, in provincia di Pisa, ha fatto finire dentro la rete nomi di primo pianocome il capo di gabinetto del presidente della Regione Toscana, Ledo Gori, e l’ex presidente della Provincia di Pisa, oggi consigliere regionale del Pd, Andrea Pieroni. Entrambi risultano indagati per corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio nell’inchiesta condotta dalla Dda di Firenze che ha portato a sei arresti e che coinvolge diversi imprenditori, alcuni dei quali considerati legati alle cosce di ‘ndrangheta”.
“Nel registro degli indagati – prosegue Barzanti – anche la sindaca di Santa Croce sull’Arno, Giulia Deidda, con le accuse di corruzione, abuso di ufficio e anche di associazione a delinquere in concorso con un gruppo di imprenditori. In particolare la sindaca (si legge) ha favorito un gruppo criminale nominando i consulenti in materia ambientale tra quelli graditi al consorzio Aquarno. Inoltre la sindaca, sempre secondo i magistrati, ha avuto un ruolo di raccordo tra la politica e gli imprenditori nell’ambito della raccolta di contributi elettorali, orientandoli verso politici che mostravano più attenzione verso le istanze dei conciator”i.
“Da tempo le procure toscane evidenziano infiltrazioni malavitose nel tessuto politico e degli appalti – aggiunge – Allarmi, preoccupazioni di cui la politica non si è fatta carico. Oggi, il presidente della regione Giani deve e dovrà rispondere del ruolo del suo capo gabinetto, il ruolo che ha svolto e le responsabilità. Un vero terremoto anche dentro il Pd visto il coinvolgimento dell’ex Presidente della Provincia di Pisa e oggi consigliere regionale del Pp. Per non parlare della Sindaca di Santa Croce sull’Arno sempre del Pd. È necessario e la magistratura siamo certi lo farà rapidamente, capire la rete dei corruttori e dei corrotti.”
“In alcuni comuni spesso si assiste ad un potere politico di gestione del lavoro, dei piccoli favori e piaceri che in altre regioni si chiama o è simile ad un sistema mafioso – conclude – Per questo riteniamo sia urgente dotare i giudici, i magistrati degli strumenti per colpire un sistema politico e una classe politica ormai marcia.”