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‘Ndrangheta in Toscana, Lega: “Gravissime le ipotesi di connivenze con la politica locale”

15 aprile 2021 | 17:17
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‘Ndrangheta in Toscana, Lega: “Gravissime le ipotesi di connivenze con la politica locale”

Il gruppo consiliare: “Se i reati fossero inoppugnabilmente provati, allora ci troveremmo di fronte a un episodio gravissimo”

Gravissime le ipotizzate connivenze dell’ndrangheta in Toscana col mondo della politica“. A intervenire sul tema anche il gruppo dei consiglieri regionali della Lega.

“Che la criminalità organizzata avesse, purtroppo, solide basi anche in Toscana – proseguono i consiglieri – era ormai noto, considerata anche la consueta relazione della direzione investigativa antimafia e l’indagine emersa in tutta la sua gravità e capillarità in queste ore, conferma come non si debba abbassare minimamente abbassare la guardia. Quello che colpisce dalle prime informazioni è un’ipotizzata connivenza fra il comportamento illegale di alcune aziende del settore conciario e il mondo politico regionale, stante le mirate accuse che investirebbero, tra gli altri, Ledo Gori, capo di gabinetto del presidente Giani e ancora prima di Rossi, il dirigente della direzione ambiente della regione, Edo Bernini, il consigliere regionale Andrea Pieroni e il sindaco di Santa Croce Sull’Arno, Giulia Deidda”.

“Ovviamente la situazione è in fase evolutiva e lungi da noi nel volerci sostituire alla magistratura, anche se, fin da ora, rivolgiamo il nostro apprezzamento nei confronti degli investigatori che sono riusciti a scoperchiare una vasta organizzazione legata all’ndrangheta. Se, però – concludono i rappresentanti della Lega  – i reati ipotizzati fossero effettivamente e inoppugnabilmente provati, allora ci troveremmo di fronte ad un episodio di una gravità tale, da dover far attentamente riflettere chi attualmente governa la Toscana”.