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Masini e Giannelli (Forza Italia): “Toscana maglia nera nella vaccinazione agli anziani”

30 marzo 2021 | 10:00
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Masini e Giannelli (Forza Italia): “Toscana maglia nera nella vaccinazione agli anziani”

I due esponenti azzurri: “Potevano e dovevano essere battute strade diverse da quelle percorse”

“Toscana imbarazzante maglia nera nella vaccinazione agli anziani“. Lo affermano la senatrice Barbara Masini, capogruppo di Forza Italia in commissione diritti umani al Senato, e  Giampaolo Giannelli, vice  coordinatore provinciale di Forza Italia Firenze.

“La prima sensazione che proviamo adesso, nella nostra Toscana che si è guadagnata l’ultimo ingrato gradino nella classifica nazionale sulle vaccinazioni per gli over 80, è un mix di sconforto e scoramento – affermano i due azzurri Ricordiamo tutto quello che ci siamo raccontati sulla fase 1 del Covid, quando il virus mieteva vittime soprattutto nei pazienti più fragili delle rsa, ma anche tra novembre e dicembre, mentre il numero di morti registrava picchi di ottocento al giorno, tutti noi non facevamo che ribadire come le vittime del virus fossero sostanzialmente gli anziani. Ebbene, a distanza di oltre un anno dal primo caso di Covid in Italia, ci troviamo ancora a fare i conti con tante, troppe situazioni che mostrano come l’Italia in generale, la Toscana in particolare, non abbiano imparato niente dagli errori della prima fase, ripetendo plasticamente tutto quello che non doveva essere ripetuto”

“La campagna vaccinale mostra, in merito agli anziani, dei dati francamente imbarazzanti. In tutta Italia, oggi, meno della metà (il 48,74%) degli over 80 è stata vaccinata con almeno una dose e la Toscana vince la maglia nera assoluta con, al 25 marzo, solo il 29,8% che ha ricevuto la prima iniezione e poco più del 10% totalmente coperto – aggiungono – Ai cosiddetti super fragili, malati e disabili, non è andata meglio, anzi, hanno dovuto fare i conti con una vera e propria lotteria delle prenotazioni e con interminabili viaggi per potersi vaccinare. I nati tra il 1941 e il 1945 hanno tentato quasi tutti, invano, di prenotare un posto per il vaccino, perdendo inutilmente ore a telefono e oltre 10mila volontari toscani del terzo settore aspettano ancora di essere vaccinati. La politica italiana ha fatto scelte precise nello stabilire gerarchie, corsie preferenziali, tabelle di marcia della vaccinazione; scelte che hanno compromesso l’andamento della campagna vaccinale per le fasce più deboli.

“Anche stavolta, purtroppo – sottolineano Masini e Giannelli –  l’Italia ha dimostrato di avere un gap culturale alla sua radice, non essendo in grado di fare la cosa più importante e più giusta: tutelare i più fragili. Potevano, e dovevano, essere battute strade diverse da quelle percorse; basti pensare, ad esempio, all’assurdità di prevedere per gli anziani over 80 la vaccinazione solo dai medici di famiglia, con tutti i ritardi del caso, mentre quelli autosufficienti potevano tranquillamente essere vaccinati anche in altri punti vaccinali, accelerando notevolmente i tempi”.

“Solo ora, dopo mesi di errori e ritardi – concludono Masini e Giannelli – tanto a livello nazionale che regionale si stanno apportando dei correttivi. Ma tutto questo accade, purtroppo, quando i buoi sono scappati dalla stalla. Speriamo che davvero questa sia l’ultima volta in cui ci troviamo a fare i conti con errori che colpiscono le fasce più deboli e fragili, come gli anziani, che già si trovano a vivere in isolamento questa drammatica pandemia, e che non devono anche subire le conseguenze irreversibili di scelte politiche sbagliate”.