
L’ex premier ha ricevuto 860 voti favorevoli 860. Due i no e 4 astensioni
Enrico Letta nuovo segretario del Pd. Una candidatura unica, la sua, che ha ottenuto 713 firme dei delegati dell’assemblea nazionale.
Sono stati poi 860 i voti per Letta. I no sono stati 2 e gli astenuti 4. Presenti alla votazione erano 874 delegati su 1021 aventi diritto.
“Ringrazio e saluto Nicola Zingaretti – ha detto Letta al suo discorso all’assemblea nazionale – a lui mi lega un rapporto di lunga e grande amicizia, abbiamo fatto tante cose insieme e tante ne faremo. Ti ringrazio per avermi cercato, lavoreremo insieme”.
Nel messaggio di Letta non poteva mancare un accenno alla pandemia. “È l’anno più buio della nostra storia repubblicana. È stato un anno terribile ma sono nati tanti segnaidi speranza. Siamo vicini alla liberazione, sappiamo che fino all’estate probabilmente ci aspetteranno nuovi lutti e sofferenze,ma la salute resta la cosa principale. Siamo di fronte a uno sforzo finale e sappiamo che la liberazione avverrà grazie alla scienza, grazie ai vaccini”.
“Ho apprezzato molto l’intervento del neo segretario che ha messo in luce la necessità di rimettere al centro le persone con i loro bisogni ma anche i territori – ha affermato l’onorevole del Pd, Umberto Buratti -. Il nostro è un Paese fatto di piccoli comuni, dal mare alla montagna, che vanno tutelati, sostenuti, accompagnati e degnamente rappresentati. Dobbiamo tornare a parlare di questioni concrete, di impresa, lavoro, scuola. Il Pd deve tornare alla sua vocazione maggioritaria, usando anima e cacciavite, diventando il perno centrale di alleanze future e mettendo al centro idee ma anche questioni reali che toccano la vita dei cittadini. La politica deve essere pratica, chiara, pragmatica. Deve risolvere i problemi: questo significa essere un partito vicino alla gente e non al potere. Il Pd potrà risorgere solo se sarà “progressista nei valori, riformista nel metodo, radicale nei comportamenti”. L’agenda del governo Draghi è l’agenda del Pd. Ora mettiamoci al lavoro, tutto insieme, per sostenere l’esecutivo in questi mesi difficili e ridare slancio a un partito fondamentale per gli equilibri del sistema politico italiano. Un partito di governo, fatto di tanti bravi amministratori che deve tornare al centro della vita politica del paese. Buon lavoro a Enrico Letta. Noi ci siamo”.