Sempre più gente chiede aiuto ai centri di ascolto e distribuzione Caritas, il Rapporto sulle povertà nella diocesi 2023






L’Emporio solidale Caritas di San Miniato Basso ha aperto le porte a oltre 100 persone per presentare la filiera della solidarietà
L’Emporio solidale Caritas di San Miniato Basso ha aperto le porte a oltre 100 tra amministratori locali, rifornitori abituali e potenziali e cittadini. Ricavato nei locali della parrocchia dei Santi Martino e Stefano e inaugurato ormai due anni e mezzo fa, lo ha fatto per farsi conoscere meglio anche da chi non ne fruisce abitualmente.
Agli avventori è stata presentata la filiera della solidarietà che Caritas muove a livello diocesano e che ha proprio nell’emporio sanminiatese e in quello di Santa Croce sull’Arno due suoi punti nevralgici. Tutti i centri di ascolto e distribuzione Caritas – in diocesi di San Miniato ve ne sono 18 – hanno registrato negli ultimi mesi un considerevole incremento delle richieste di aiuto, a fronte purtroppo di una diminuzione delle donazioni di alimenti. Una criticità generata anche dal taglio che Fead – il Fondo di aiuti europei agli indigenti – ha decretato da un po’ di tempo a questa parte, riducendo di quasi il 50% la fornitura di alimenti. Una situazione emergenziale rispetto alla quale la Caritas diocesana si è mossa allacciando contatti con grandi aziende dell’alimentare e con importanti organizzazioni della grande distribuzione organizzata.
Ha partecipato alla mattinata anche il vescovo di San Miniato Giovanni Paccosi. Don Fabrizio Orsini ha fatto gli onori di casa spiegando come l’impegno per avvicinare le famiglie in difficoltà, che necessitano di aiuto, è un lavoro delicato che va fatto con un coordinamento di squadra. “Dopo un lungo percorso – ha detto – siamo arrivati ad avere un centro operativo di questo rilievo e di ciò bisogna ringraziare davvero la Caritas diocesana. Se venite qui il mercoledì e il venerdì trovate sempre tanta gente e tanto assembramento. Sono i nostri utenti. Ad oggi contiamo circa 350 famiglie che stiamo aiutando”.
Complessivamente le persone sostenute sul territorio dagli empori di San Miniato Basso e Santa Croce superano abbondantemente le 500 unità, mentre i volontari che vi prestano a turno servizio sono circa 100. Nella stessa occasione il direttore Caritas don Armando Zappolini ha ricordato come da sempre l’impegno di tutti gli operatori va nella direzione di rendere l’aiuto alle persone sempre più rispettoso della loro dignità. “I poveri – ha detto – quando hanno bisogno perdono la dignità, non se la possono permettere. Ma questo non giustifica noi. Non possiamo infatti accettare che una persona non abbia la sua dignità. L’Emporio da questo punto di vista è un passo in avanti, perché non si riduce alla semplice consegna di un pacco alimentare, ma è pensato per restituire ‘potere economico’ alle famiglie, che vengono qui avendo un credito di punti da poter spendere e con il quale possono scegliere i prodotti che più le aggradano.
Da questo punto di vista gli empori di Santa Croce e San Miniato hanno davvero aperto la strada a un percorso nuovo. Una cosa mi preme ribadire: Caritas non è preminentemente un ente di assistenza, ma un organismo vivo della Chiesa, quindi è Chiesa essa stessa; e in quanto tale il suo scopo è di educare i fedeli – e più in generale la cittadinanza – ad avere attenzione ai poveri. Caritas cura costantemente il rapporto con i comuni e con le istituzioni e questo è fondamentale perché non vogliamo essere alternativi o concorrenziali rispetto a esse; la nostra è una risposta volontaria – siamo quindi un pezzo della risposta pubblica – ai bisogni della gente”.
Ha chiuso la giornata l’intervento del vescovo Giovanni che ha ricordato come la carità è “amore” che dà dimensione alla vita: “Gli empori – ha sottolineato monsignor Paccosi – diventano allora un segno che fa nascere comunità fra chi usufruisce di questo servizio e chi lo offre donando se stesso e il suo tempo. In questo modo diventiamo una cosa sola. Questo credo sia davvero, anche nella prospettiva della politica e delle risposte che lo Stato deve dare ai problemi sociali, un punto da tenere sempre presente in quello spirito della solidarietà e della sussidiarietà insegnato anche dalla dottrina sociale della Chiesa; ossia che dove c’è qualcuno che agisce per risolvere un problema, questi deve essere sostenuto col mettersi tutti in gioco per risolvere quello stesso problema”.
La Caritas di San Miniato, nell’assemblea generale dei suoi volontari e operatori a La Serra, ha divulgato il Rapporto sulle povertà nella diocesi 2023, redatto sulla base delle informazioni raccolte da tutti i centri di ascolto distribuiti uniformemente nei vicariati.