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“Nove assistenti sociali su 10 vittime di minacce e aggressioni”

25 luglio 2023 | 17:00
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“Nove assistenti sociali su 10 vittime di minacce e aggressioni”

L’Ordine regionale: “Ogni giorno nuove segnalazioni. Dare attuazione alle norme sia nazionali che contengono le misure preventive deterrenti”

“L’aumento delle aggressioni agli operatori dei servizi sanitari e sociosanitari è un dato oggettivo che richiama la necessità di strategie di prevenzione e contrasto per aumentare la tutela di questi professionisti. Non passa praticamente giorno senza che un o una assistente sociale sia oggetto di atteggiamenti intimidatori o violenti – verbali o fisici – da parte di pazienti o di familiari”.

A dirlo è Rosa Barone, presidente del Consiglio regionale della Toscana dell’Ordine degli Assistenti sociali che sottolinea come nove su dieci abbiano ricevuto almeno una volta minacce e aggressioni: “Una situazione davvero non più sostenibile”.

Uno degli ultimi casi in ordine di tempo, qualche giorno fa, un tentativo di violenza sessuale a una collega nella zona della Valdinievole. “Ormai ci stiamo avvicinando ad un punto di non ritorno. Ben vengano, dunque, le azioni che verranno adottate dalla Regione Toscana anche alla luce dei dati sulle aggressioni resi noti proprio pochi giorni fa”.

Ma, avverte ancora Barone, occorre fare presto: “Anzitutto dando piena e completa attuazione alle norme sia nazionali che regionali che contengono già tutte le misure preventive e deterrenti necessarie a contrastare il fenomeno iniziando con l’attivare meccanismi di segnalazione in caso di pericolo, maggiore sorveglianza, istituzione di commissioni a livello aziendale per realizzare iniziative di prevenzione e formazione e una consulta regionale permanente: tutti processi destinati ad accrescere la cultura della sicurezza nelle aziende e nelle realtà territoriali dei servizi sociali”.

Barone ricorda poi che “giungono quotidianamente segnalazioni di aggressioni a colleghe e colleghi: grazie a questa segnalazioni si può comprendere un fenomeno in costante aumento. Attraverso queste segnalazioni siamo in grado di valutare gli ambiti professionali più esposti attivando iniziative di tutela delle colleghe e dei colleghi con adeguate forme di sostegno sia di tipo psicologico che legale definite con i Servizi sociali e gli Enti e con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali chiamate a garantirne la corretta applicazione”, conclude la presidente degli assistenti sociali toscani.