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“Stop alle infrastrutture a gas, sblocchiamo le rinnovabili”

3 luglio 2023 | 17:45
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“Stop alle infrastrutture a gas, sblocchiamo le rinnovabili”

Prima tappa toscana della campagna di Legambiente, a Piombino e San Vincenzo

Tappa toscana per Goletta Verde, approdata in Toscana a Piombino e San Vincenzo: la campagna di Legambiente, ha iniziato il suo viaggio lungo le coste della Penisola il 30 giugno dalla Liguria e si concluderà l’11 agosto in Friuli-Venezia Giulia.  

Al centro della conferenza stampa di questa mattina, Passato fossile, Presente rinnovabile, Futuro di pace, i temi energetici e le strategie che l’Italia deve mettere in atto per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 e quelli di raggiungimento della copertura totale elettrica entro il 2035. Due step su cui  la Toscana deve fare la propria parte visto che il 49% dell’elettricità usata arriva dalle fonti fossili, con un ruolo da protagonista del gas fossile che produce 8,02 TWh/a.

Quasi la metà della potenza installata in Toscana, pari a 2 Gw, è alimentata da centrali a gas “regionali”, che utilizzano circa 1,6 miliardi di metri cubi di gas. Complessivamente, però, i consumi di gas fossile a livello regionale si aggirano intorno ai 4,8 milioni di mc. Una situazione che potrebbe ulteriormente peggiorare dopo l’arrivo del rigassificatore Golar Tundra che si affianca al rigassificatore Olt di Livorno. Infatti, sono ben tre i progetti di ammodernamento e aumento di potenza presentati al Mase, e riguardano la Centrale di Santa Barbara, la Centrale di Rosignano Marittimo e la Centrale dello stabilimento Nuovo Pignone di Firenze. 

Per questo con Goletta Verde Legambiente ha lanciato oggi un appello preciso e diretto: “Stop alle infrastrutture a gas, all’ammodernamento e all’aumento di potenza: sblocchiamo le rinnovabili per un futuro di pace a partire proprio dalla Toscana”, dove sono al vaglio della valutazione in sede statale 19 progetti a fonti rinnovabili che rappresentano uno strumento di crescita e innovazione per il territorio. Non possiamo aspettare anni per cambiare il futuro energetico dei territori del nostro Paese.

“Nel leggere la politica energetica fossile in questa Regione, due infrastrutture in particolare sembrano di maggiore rilievo, i due rigassificatori di Livorno e Piombino – dichiara Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana.Il rigassificatore di Piombino è l’unica tipologia di infrastruttura energetica ad aver avuto le autorizzazioni in 6 mesi contro i 6 anni che servono per un parco eolico”.

“In Toscana nel 2022 sono presenti 2.638 MW di potenza installata da fonti rinnovabili con oltre 65 mila impianti presenti nel territorio regionale – aggiunge Katiuscia Eroe, responsabile energia Legambiente. Rispetto all’anno precedente sono stati installati solo 105 MW di nuova potenza rinnovabile elettrica, di cui il 97% è dal fotovoltaico. Seppur in termini produttivi la Toscana arriva a coprire il 51% del fabbisogno energetico elettrico del territorio, è evidente non solo che i numeri dell’installato 2022 sono troppo pochi, ma evidenzia anche la necessità di accelerare i processi autorizzativi e la realizzazione di nuovi progetti, per arrivare agli obiettivi di decarbonizzazione senza dimenticare che ogni kWh prodotto da rinnovabili è un passo in più verso la pace”.