“Alzheimer e demenza sono una priorità di salute pubblica”

20 giugno 2023 | 17:00
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“Alzheimer e demenza sono una priorità di salute pubblica”

L’assessora Spinelli: “Il governo rifinanzi il fondo nazionale e incrementi le risorse”

Alzheimer e demenza sono una priorità di salute pubblica: lo sono ancora di più in Toscana, dove la  popolazione anziana è in aumento: uno su quattro è over 65, 950mila su 3,7 milioni. E di questi l’8% è affetto da forme di demenza che nel 60% dei casi è Alzheimer.

Se n’è parlato stamani, a Firenze, nel corso del primo convegno regionale dei Centri per i disturbi cognitivi e le demenze, organizzato da Regione Toscana in collaborazione con Aima (Associazione italiana malattia di Alzheimer)e con il coinvolgimento delle Aziende sanitarie.

“Con il nuovo piano per la non autosufficienza la Regione  – sottolinea l’assessora alle Politiche Serena Spinelli – conferma un’attenzione specifica riguardo a situazioni complesse e che necessitano di risposte dedicate, sia dal punto di vista residenziale che dei centri diurni e di tutti quei servizi che hanno l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone”.

“Si tratta di un percorso  che la Regione Toscana ha saputo anticipare e interpretare con metodi e linguaggi innovativi, frutto della cultura e del pensiero socio assistenziale del sistema sanitario toscano e che si esprime nell’importante lavoro dei professionisti e delle professioniste impegnate in questo ambito”, ha aggiunto l’assessore al Diritto alla salute Simone Bezzini.

La Toscana è stata tra le prime Regioni in Italia a dotarsi di un piano regionale ed ha intrapreso da tempo una serie di iniziative finalizzate all’attuazione delle indicazioni nazionali e quindi alla ricerca del migliore benessere possibile per le persone afflitte da questa patologia, alla valorizzazione e al sostegno di chi li assiste e al loro coinvolgimento nel processo di cura, alla garanzia di un sistema di servizi globale, unitario, integrato, radicato nel territorio, vicino alle persone nell’ottica della qualificazione della rete esistente. Tutto questo ha bisogno di risorse dedicate. Il fondo nazionale per l’Alzheimer e le demenze, attivo fino al prossimo ottobre, però a rischio. “Anche oggi abbiamo rinnovato l’appello al Governo – ricorda Spinelli – rispetto alla necessità di procedere con il rifinanziamento e l’auspicio che il fondo venga anche incrementato, dato che quanto stanziato per le regioni, in Toscana circa 850mila euro, è purtroppo ampiamente insufficiente”.