
Domani presidio di Osa e Oss con i sindacati confederali: “No alla corsa al ribasso sul costo del lavoro”
“Il nuovo contratto Anaste prevede condizioni peggiorative e inaccettabili per lavoratori e lavoratrici”. Per questo domani Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl, Uiltucs saranno in piazza a fianco di operatorio socioassistenziali e sociosanitari, con un presidio davanti alla sede della Regione, dalle 10 alle 13.
“Manca l’integrale retribuzione per i primi tre giorni di malattia, è prevista la libertà di licenziare dopo un periodo di comporto di soli 140 giorni in tre anni, c’è l’abolizione dei permessi ex festività soppresse e riduzione dei Rol, ci sono indennità professionali solo per gli infermieri (una evidente discriminazione verso le altre professioni sanitarie), non è prevista alcuna garanzia nei casi di cambi di gestione, c’è una maggiorazione insufficiente per il lavoro supplementare, c’è una una-tantum misera di 300 euro spalmata in 15 rate mensili, i tabellari non sono assolutamente in linea con gli altri Contratti di settore 2020/22 rinnovati o in fase di rinnovo, determinando gli ormai noti effetti del cosiddetto dumping salariale”.
Nella nota i sindacati chiedono un impegno diretto della Regione, “affinché intervenga sull’accreditamento e sulle convenzioni delle strutture di Anaste per interrompere questa corsa al ribasso del costo del lavoro, ai danni di chi si deve occupare dei più fragili. Vogliamo che i soldi pubblici vengano spesi bene, per il bene del lavoro e dell’utenza, la professionalità deve essere riconosciuta e tutelata”.