Due signesi “Giusti fra le Nazioni”

Salvarono una famiglia ebrea dalla deportazione, l’onorificenza alla memoria consegnata dall’ambasciatore israeliano

Lo Yad Vashem ha riconosciuto a Fortunato Nannicini e Duilia Guglielmi il titolo di “Giusto fra le Nazioni”. Mettendo a rischio la propria vita, i due cittadini signesi si opposero alle politiche nazifasciste e, senza mai ricevere un compenso, garantirono la salvezza a una famiglia ebrea. La cerimonia per l’attribuzione della più alta onorificenza civile dello Stato d’Israele si è svolta questa mattina alla palestra Calamandrei davanti alle autorità, alla cittadinanza e a numerose classi della scuola media Alessandro Paoli.

Giusti fra le Nazioni, Signa

Le vicende ricordate oggi riguardano il salvataggio di Renato Cassuto, Irma Calò Cassuto, Ernesta Cassuto Marlowe, Edoardo e Franca Cassuto che trovarono rifugio nell’abitazione di San Mauro a Signa fino alla liberazione di Firenze, nell’agosto del 1944, restando nascosti per tutti i mesi del conflitto e dei rastrellamenti. Durante questo periodo i coniugi Nannicini, assieme ai quali vivevano anche i loro anziani genitori e cinque figlie, condivisero tutte le loro limitate risorse con la famiglia ebrea, occupandosi di ogni necessità. Così facendo, i Nannicini salvarono i Cassuto dall’arresto e dalla deportazione, nonostante nella casa accanto vivessero alcuni soldati tedeschi.

Giusti fra le Nazioni, Signa

A rievocare i fatti il sindaco di Signa Giampiero Fossi, la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Signa Francesca Bini, il presidente della Comunità ebraica di Firenze Enrico Fink, i rappresentanti dei Giusti Mariagrazia Nannicini e Giuseppa Nannicini. Alla cerimonia anche la famiglia Calò, erede dei salvati.

“Fortunato e Duilia Nannicini raggiungono più di 700 Giusti fra le Nazioni italiani riconosciuti da Yad Vashem – ha ricordato l’ambasciatore israeliano Alon Bar – Fortunato e Duilia Nannicini compresero che di fronte alla prepotenza, non si può rimanere in silenzio e girarsi dall’altra parte. Agendo, hanno dimostrato a tutti noi l’importanza di prendersi cura del prossimo e che ognuno di noi può fare la differenza”.

Nonostante l’Europa stesse scrivendo le pagine più drammatiche della storia del Novecento, ci sono state persone che hanno saputo schierarsi dalla parte giusta, dalla parte del bene e dell’amore fraterno – le parole del sindaco Fossi – È quindi necessario, soprattutto in questo preciso momento storico, tenere memoria di ciò che è accaduto nel periodo nazi-fascista e mantenere vivo il ricordo di chi ha scelto di vivere nella giustizia e nella solidarietà fraterna”.

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