
Vittoria per una famiglia grossetana assistita da Confconsumatori
Niente credito da pagare perché prescritto. Vittoria piena per una coppia di grossetani che, appena usciti dalla prima pandemia di Covid, nel luglio 2020, si era vista recapitare da una società di cartolarizzazione crediti di una banca la richiesta di pagamento di circa 46 mila euro.
Richiesta che si riferiva a un asserito credito risalente agli anni ’90, del quale la coppia aveva avuto notizia solo nel 2008. Ritenendola ingiusta e rifiutandosi di pagare, si erano rivolti allo sportello grossetano di Confconsumatoriper avviare un tentativo di mediazione, nel corso del quale la società cessionaria del credito non aveva esibito alcun atto interruttivo ma non aveva rinunciato alla pretesa, insistendo per il pagamento. A quel punto la famiglia era stata costretta a ricorrere al Tribunale di Grosseto per far dichiarare che nulla doveva alla banca e alla cessionaria. Neppure a quel punto la società si era tirata indietro, ma senza costituirsi in giudizio.
Finché il giudice unico Frosini del Tribunale di Grosseto, con ordinanza decisoria resa con rito sommario – ha accertato che tra il 2008 e il 2020, dunque per ben 12 anni, nessuno aveva sollecitato il pagamento nella forme di legge e pertanto, finalmente, ha dichiarato la non debenza dei coniugi.
“Adesso quella famiglia può tirare un sospiro di sollievo – dichiarano da Confconsumatori – Ma la campagna di resistenza contro i Npl (Non performing loan, i crediti deteriorati ormai difficili da estinguere) bancari, ingiusti e illegittimi, continua a Grosseto come in tutta la Toscana”.