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Affitti insostenibili, a Firenze 150 sfratti al mese

30 marzo 2023 | 16:45
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Affitti insostenibili, a Firenze 150 sfratti al mese

Il 98% dei casi dovuti a morosità. E gli studenti fuorisede non trovano posti letto

Continua ad aggravarsi l’emergenza abitativa a Firenze, dove negli ultimi tre mesi si sono verificati 150 sfratti al mese con forza pubblica.

Un’emergenza che coinvolge tutti: le famiglie, colpite dalla crisi economica e lavorativa, gli anziani alle prese con pensioni troppo basse e gli studenti che non riescono a trovare posti letto a costi accessibili.

È una fotografia drammatica quella scattata dalla Cgil-Sunia, elaborando i dati di un questionario su un campione di 703 persone che sarà oggetto di un confronto a Palazzo Vecchio martedì prossimo con il sindaco Nardella.

“Ciò che emerge – dicono dal sindacato – fa riflettere su come la città di Firenze sia diventata sempre più inospitale e come ormai la casa sia diventata un elemento di forte esclusione sociale.

Per quanto riguarda gli sfratti, il 98% di questi sono sfratti per morosità che nell’80% dei casi è dovuta alla perdita di lavoro o alla riduzione dell’orario o, ancora alla chiusura della propria attività; 15 sfratti sono di cittadini sopra i 75 anni. E, denunciano dal Sunia, i prossimi mesi saranno caratterizzati da una miriade di nuclei familiari che dovranno fare i conti con la polizia alle porte (in linea col trend, si stimano oltre 600 sfratti nei prossimi tre mesi). Intanto, le domande di alloggio Erp hanno una risposta solo nel 4% dei casi per chi è in graduatoria.

Per molte persone la casa è un costo insostenibile: il 92% degli intervistati ha riferito che le voci che più gravano sul loro reddito sono l’affitto, la rata del mutuo e delle spese condominiali. Per far quadrare il budget familiare il 51% riferisce di fare “grossi salti mortali per arrivare a fine mese”, il 20% di arrivarci “grazie ad aiuti esterni” e quindi familiari, il 29% di non riuscire a pagare l’affitto o il condominio.

Per quanto riguarda gli studenti universitari fuorisede la chiusura parziale delle due più grandi residenze universitarie ha aggravato i problemi. Il numero di posti alloggio offerti dall’Ardsu sono diminuiti e il contributo sostituivo di 350 euro è insufficiente. Sul libero mercato una stanza in una casa condivisa con altre persone costa sui 500 euro al mese, troppi. E si sta consolidando la tendenza a spingere verso le periferie gli studenti adibendo le abitazioni del centro agli affitti brevi per turisti.

Tra le richieste fatte da Sunia, Spi Cgil e Udu a Nardella c’è l’invito a dare “battaglia” per rifinanziare “i fondi per la morosità incolpevole”, “investire sull’Erp” e in “residenze adatte ai bisogni di giovani e pensionati”.